Mondo

Iraq, sulla guerra Blair spacca il governo

Sarebbero almeno dieci gli esponenti del governo di Londra pronti a lasciare in caso di attacco senza l'appoggio delle Nazioni Unite

di Stefano Arduini

Mentre diversi alti esponenti del governo di Londra minacciano di andarsene se la Gran Bretagna entrera’ in guerra senza l’appoggio dell’Onu, il decano dei deputati laburisti alla Camera dei comuni, Tan Dalyell, chiede le dimissioni ”immediate” del primo ministro Tony Blair. ”Stati Uniti e Gran Bretagna si stanno sbagliando di grosso. Io voglio cambiare primo ministro”, ha detto Dalyell in un’intervista alla radio francese ‘France Inter’. ”Siamo estremamente sdegnati per la posizione assunta da Regno Unito e Stati Uniti”, ha poi aggiunto, sottolineando che la sua opinione e’ condivisa ”dalla maggior parte dei parlamentari laburisti” Le dichiarazioni di Dalyell seguono le dimissioni, annunciate ieri, di Andrew Reed, segretario parlamentare del ministro per l’Ambiente. Secondo le indiscrezioni, tuttavia, sarebbero almeno dieci gli esponenti del governo di Londra pronti a lasciare in caso di attacco senza l’appoggio delle Nazioni Unite. Tra loro, il ministro dei rapporti con il parlamento Robin Cook e per gli aiuti allo sviluppo Clare Short, che non ha fatto mistero delle proprie intenzioni in un’intervista alla Bbc Radio. ”Se non ci sara’ l’appoggio delle Nazioni Unite per un’azione militare o se non ci sara’ l’appoggio dell’Onu per una ricostruzione del Paese, non sosterro’ una violazione del diritto internazionale e mi dimettero’ da questo governo”.


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