Mondo
Iraq: ultimatum Usa all’Iraq per il 17 marzo
La proposta di ultimatum è appoggiata da Gran Bretagna e Spagna. Dure reazioni all'Onu. La Casa Bianca: "Se Saddam non disarma entro il 17 - e sinora non l'ha fatto - attaccheremo"
di Paolo Manzo
Di fronte all’agguerrito fronte dei Paesi contrari ad un intervento armato contro l’Iraq, dopo che il responsabile degli ispettori Onu, Hans Blix, aveva apprezzato i nuovo sforzi di cooperazione mostrati dalle autorita’ di Baghdad, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno deciso di presentare al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite una proposta di risoluzione che da’ a Saddam Hussein i ”tempi supplementari”.
La bozza presentata due settimane fa dai due Paesi, assieme alla Spagna, verra’ cosi’ emendata, per fissare un ultimatum, entro il quale il ”Rais” iracheno dovra’ accettare il disarmo ”completo ed incondizionato”: il 17 marzo.
Il nuovo testo intima all’Iraq di ”prendere immediatamente le decisioni necessarie nell’interesse del suo popolo e della regione”, e soprattutto afferma che il Consiglio di Sicurezza decidera’ ”che l’Iraq avra’ mancato di cogliere l’occasione finale offerta dalla risoluzione 1441, a meno che il 17 marzo 2003, o prima, il Consiglio non concludera’ che l’Iraq ha dimostrato di collaborare pienamente, incondizionatamente, immediatamente e in maniera attiva, rispettando gli obblighi di disarmo imposti dalla risoluzione 1441 e le precedenti risoluzioni pertinenti”.
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