I “vero o falso?” dell’adozione
Sollecitati dal dibattito attorno al ddl Cirinnà, nelle ultime settimane parlano tutti di adozione. Con parecchie imprecisioni e inesattezze. Un documento del Ciai prova a fare chiarezza
L’acceso dibattito attorno al ddl Cirinnà ha fatto sì che nelle ultime settimane l’adozione sia balzata nuovamente all’attenzione della cronaca (basti pensare alla copertina di Pagina99 o alla pagina intera del Corriere della Sera, ndr) . Non sempre le informazioni riportate dai media sono corrette: tante le inesattezze, soprattutto sul fronte delle cifre. Ecco alcuni luoghi comuni nel dibattito sulle adozioni: sono veri o falsi?
La realtà mondiale delle adozioni internazionali è in costante decrescita in tutto il mondo.
VERO: nel 2014, malgrado i dati mancanti dell’Italia che fino al 2013 è stato il secondo paese al mondo per numero di adozioni internazionali, è stato rilevato un ulteriore calo del 20% rispetto al 2013 anno in cui si era già registrato un calo del 17% rispetto al 2012 e del 42% rispetto al 2010 (Fonte: ISS 2014 statistics in monthly review n.195 del 2015).
In Italia non ci sono dati aggiornati.
VERO: chi dovrebbe fornirli, la CAI, è in ritardo di due anni. Possiamo però fare un’analisi del panorama dell’adozione internazionale grazie ai dati recentemente pubblicati dal Dipartimento di Giustizia Minorile che sono aggiornati al 31/12/2014 anche se parziali perché manca il secondo semestre del TM di Milano (www.giustiziaminorile.it).
In Italia, calano le coppie disponibili ad adottare un minore straniero.
VERO: sono scese di oltre il 50% in 10 anni. E il dato è in continua decrescita: nel 2014 sono state 3.857 contro le 8.274 del 2004.
In Italia le adozioni internazionali sono calate.
VERO: di oltre il 40% negli ultimi 5 anni. Nel 2014 sono state 1.969 le sentenze di adozione di minori stranieri a fronte delle 2.815 del 2004 e delle 3.387 del 2009, anno in cui si è registrato il maggior numero di sentenze.
Tutti i bambini soli sono adottabili.
FALSO: non esiste una stima dei minorenni adottabili nel mondo; i dati degli organismi internazionali come l’Unicef, rilevano il dato dei bambini “vulnerabili” e tra questi figurano gli orfani di uno o entrambi i genitori. Ma non è detto che siano in stato di abbandono e quindi adottabili.
Il umero di minorenni adottabili in Italia è sostanzialmente stabile.
VERO: nel 2014 sono stati dichiarati adottabili 1.397 minorenni (di cui 278 abbandonati alla nascita); nel 2013 erano 1.429 e dieci anni prima erano 1.064.
In calo il numero delle coppie che fanno domanda di adozione nazionale.
VERO: ma è sempre molto elevato. Nel 2014 sono state 9.657, in lieve aumento rispetto all’anno precedente ma in diminuzione rispetto a dieci anni prima in cui erano state 13.702. Comunque decisamente in sovrannumero rispetto ai circa 1.000 minorenni dichiarati adottabili ogni anno in Italia.
Le adozioni nazionali sono sempre meno.
FALSO: sono in leggero aumento rispetto agli anni precedenti; siamo passati da 972 nel 2004 a 1.013 nel 2013 per arrivare a 1.072 nel 2014.
Tutti i bambini italiani adottabili vengono adottati.
FALSO: anche nel 2014 si rileva un numero inferiore di adozioni rispetto al numero dei bambini dichiarati adottabili. Esiste quindi una percentuale di bambini che pur essendo adottabili non vengono adottati malgrado il consistente numero di coppie che si candidano per l’adozione nazionale.
È inoltre importante sapere che:
1. La mancanza di una Banca Dati Nazionale, prevista ormai 15 anni fa dalla legge 149/2001, rende incerta e non monitorabile la situazione dei minorenni adottabili in Italia ma che nessuno adotta. Nel 2010 arano stati stimati in 1.900 i minorenni adottabili accolti in affido e in comunità perché non adottati; la stima è stata poi ridimensionata dal Dipartimento di Giustizia Minorile che ha rilevato un dato molto inferiore: circa 300 (vedi 8° Rapporto CRC pag. 86).
2. I minorenni accolti in comunità di accoglienza – gli orfanotrofi non esistono più da diversi anni – nella stragrande maggioranza dei casi non sono adottabili: nel 2014 erano presenti in comunità 19.245 minorenni di cui la maggioranza erano adolescenti over 14 e di cui il 73% vi soggiornava da meno di 24 mesi (vedi rapporto del Garante Infanzia del novembre 2015).
3. La mancanza da due anni di un Rapporto sulle Adozioni internazionali, di incombenza della Commissione per le Adozioni Internazionali, e la mancanza di una Banca Dati Nazionale dei minori adottabili e delle coppie adottanti prevista per legge, impedisce non solo l’analisi di contesto ma di fatto viola la tutela dei diritti dei minorenni in quanto impedisce l’implementazione di adeguate misure di protezione a fronte di una corretta e aggiornata analisi dello stato di realtà, con particolare attenzione alla situazione dei bambini special need nell’adozione internazionale e della realtà dei bambini adottabili in Italia che non adotta nessuno.
* Marina Raymondi è responsabile del Centro Studi CIAI
Foto Getty Images
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