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Finanza etica verso il riconoscimento legislativo

Ne hanno parlato ieri in un incontro a Roma l’Associazione Finanza Etica (AFE), il Forum del Terzo Settore e alcuni rappresentanti del Parlamento

di Benedetta Verrini

Un riconoscimento legislativo della finanza etica. Era l’obiettivo dell’incontro che si è svolto ieri a Roma tra l?Associazione Finanza Etica (AFE) e alcuni rappresentanti del Parlamento. L?AFE – che raccoglie tutti i soggetti della finanza solidale italiana, dalle Mag a Banca Etica – ha promosso l?incontro insieme al Forum Permanente del Terzo Settore per avviare un dialogo che porti al riconoscimento anche legislativo del ruolo pubblico e socialmente rilevante di una finanza dal basso. Alessandro Messina, presidente dell?AFE, ha sottolineato come gli operatori della finanza etica italiana siano costretti a svolgere le proprie attività adattandosi a regole scritte per soggetti (le banche) di grandi dimensioni e il cui obiettivo è la massimizzazione dei profitti. Il portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore, Edoardo Patriarca, ha aggiunto come da sempre il Forum quale grande soggetto di rappresentanza del terzo settore abbia sostenuto campagne e proposte legislative tese al riconoscimento delle ?buone pratiche? che sono nate al suo interno e che possono diventare un?esperienza pilota per l?intero sistema Paese. ?Anche la proposta di legge sulla deducibilità fiscale delle donazioni alle onlus che verrà presentata pubblicamente il 27 Marzo ? ha concluso Patriarca – va in questa direzione?. Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, ha ricordato che in altri paesi europei, Francia e Inghilterra su tutti, il legislatore ha già riconosciuto le specificità di chi fa finanza etica coniugando solidarietà ed efficienza. Diverse le soluzioni prospettate dai parlamentari intervenuti, rappresentativi di tutte le forze politiche: Nuccio Iovene (DS) ha proposto di partire dalla presentazione di una mozione che sensibilizzi l?intero Parlamento sul tema, Francesco Martone (Verdi) di agganciarsi alla riforma dei fondi pensione. Learco Saporito (AN) ha indicato la strada della corretta informazione e definizione di cosa si intende per finanza etica. Giancarlo Pasquini e Alfiero Grandi (DS) hanno proposto di lavorare su un modello di legge quadro. Paolo Giaretta (Margherita) e Leonzio Borea (UDC) hanno espresso il loro pieno appoggio alle iniziative che si andranno a realizzare. L?Associazione Finanza Etica ha fatto sapere che inizierà da subito a lavorare su tutte queste ipotesi per definire insieme ai parlamentari gli strumenti e i passaggi più opportuni ad un riconoscimento delle esperienze e delle pratiche della finanza alternativa italiana.


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