Anffas, «Illegittima disparità tra bimbi con disabilità e non»

Sul caso delle materne di Reggio Calabria off-limits ai bambini con disabilità il presidente di Anffas nazionale, Roberto Speziale annuncia: «Pronti a prendere tutte le azioni legali del caso per censurare ed eliminare tale gravissima discriminazione»

di Antonietta Nembri

Sull’incredibile caso di Reggio Calabria, dove il Comune ha di fatto reso off-limits le scuole materne per i bambini disabili, in quanto non in grado di nominare gli insegnanti di sostegno, interviene il presidente nazionale di Anffas onlus, Roberto Speziale che sottolinea: «È necessario l’immediato ritiro dell’atto amministrativo del Comune di Reggio Calabria che, impedendo l’iscrizione dei bambini con disabilità alle scuole dell’infanzia per l’anno scolastico 2014/2015, calpesta palesemente i diritti dei bambini in questione e delle loro famiglie. Il tardivo tentativo dei Commissari di risolvere la situazione con l’annuncio di possibili eventuali assunzioni di personale, non è sufficiente e soprattutto mette in luce ancora una volta come chi ha una disabilità è considerato un cittadino di serie B».

Per Anffas onlus, la decisione del Comune reggino è inaccettabile e discriminatoria, oltretutto infrange non solo la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità – che, ricorda Anffas, è legge nel nostro Paese – ma la stessa Costituzione Italiana e le norme dello Stato.

Speciale aggiunge poi che: «Il fatto che il Comune sia commissariato non deve comportare discriminazioni di alcun tipo, soprattutto per i bambini con disabilità» inoltre «la decisione dell’amministrazione evidenzia nuovamente la mancanza di una cultura dell’inclusione sociale e scolastica, due fattori fondamentali per la crescita della società. L’avviso in questione è il frutto di un retaggio culturale che ancora non crolla, basato su esclusione e discriminazione».

Perentoria la conclusione di Speziale che avvisa «L’evidente ed illegittima disparità di trattamento tra i bambini con disabilità e non, è da considerarsi ancora più grave, poiché la priorità nell’accesso ai servizi deve essere garantita proprio ai bambini con disabilità, specie con connotazione di gravità, ai sensi della Legge n. 104/1992. Pertanto» annuncia il presidente «Anffas Onlus chiede l’immediato annullamento in via di autotutela dell’Avviso in questione, vedendosi costretta, in caso contrario, a mettere in campo, di concerto con le realtà associative del territorio, tutte le azioni legali del caso per censurare ed eliminare tale gravissima discriminazione».
 


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