La palla ovale per i diritti dei bambini

Con l'avvio del Torneo Sei Nazioni, si rinnova la partnership tra Federazione italiana Rugby e Intervita onlus, con la campagna Diritti alla Meta, attiva dal 2009

di Redazione

La palla ovale ancora in campo per i diritti dei bambini. All’Olimpico di Roma, domenica 3 febbraio, al via in Italia il torneo Rbs Sei Nazioni, la vetrina del rugby europeo. Gli azzurri scendono in campo nella sfida con i cugini francesi, vicecampioni del mondo. Anche per il 2013, infatti, Intervita onlus è la charity ufficiale della Fir (la Federazione italiana Rugby) rinnovando la partnership con la campagna Diritti alla Meta attiva dal 2009

«Per la Federazione Italiana Rugby è importante avere un ruolo attivo nella tutela dei diritti dei bambini siamo schierati da tempo a fianco di Intervita e crediamo che questa giornata permetterà all’organizzazione di fare sentire ancora più forte la propria voce per la tutela dei diritti dell’infanzia», spiega il presidente della Federugby Alfredo Gavazzi.
 
Allo Stadio Olimpico di Roma Marco Chiesara, presidente di Intervita onlus, parteciperà all’evento sportivo per supportare gli azzurri e raccontare ai 72mila tifosi che tanti, troppi bambini soprattutto nel Sud del Mondo continuano ad essere sfruttati, affamati, uccisi, negati, violati, dimenticati, seviziati, venduti, usati. Tutti i bambini hanno diritto alla protezione e all’uguaglianza, hanno diritto ad avere un nome, hanno diritto alla salute, all’istruzione, al gioco, alla partecipazione, a essere ascoltati, a crescere liberi, alle cure parentali, a una casa sicura:  Intervita lotta tutti i giorni perché ogni bambino del mondo abbia pari diritti.
 
Con la campagna di sensibilizzazione Diritti alla Meta Intervita ha l’obiettivo di affermare maggiormente la tutela dei diritti dei bambini, in particolare sensibilizzare e raccogliere fondi a sostegno dei diritti inalienabili dell’infanzia, per consentire di intervenire con maggiore forza nei paesi dove oggi è concentrato l’impegno dell’organizzazione.
La campagna è legata principalmente ai progetti in Benin, Cambogia e Brasile.
Benin – Le attività del progetto sono tese alla protezione dell’infanzia in condizioni di rischio di abbandono ed emarginazione. Le azioni spaziano dal diritto ad esistere (6.000 bambini registrati all’anagrafe), al diritto alla salute (3 infermerie scolastiche offriranno cure sanitarie di base a 8.000 bambini), al diritto alle cure parentali (microcredito a 200 famiglie in difficoltà per prevenire l’abbandono dei loro figli per cause economiche), al diritto ad avere una casa sicura con l’accoglienza di 440 bambini orfani, abbandonati o la cui incolumità è a rischio.
Cambogia – L’obiettivo del progetto è garantire il recupero e lo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei bambini vittime della tratta di esseri umani e dei bambini di strada nella zona delle cinque province del nord-ovest della Cambogia. Assicurare adeguate condizioni base di vita e offrire opportunità di istruzione, formazione e lavoro perché possano diventare adulti equilibrati, inseriti nel tessuto sociale della propria comunità.
Brasile – Il progetto ha lo scopo di elevare il tasso di educazione e alfabetizzazione, contrastando l’assenteismo scolare, la vita di strada dei minorenni, il lavoro minorile e lo sfruttamento sessuale di bambini ed adolescenti. Per arrivare a questo obiettivo, è fondamentale il lavoro all’interno dei centri comunitari che accolgono i bambini di strada, dove avviene il processo di istruzione artistica attraverso il teatro, la danza, la musica, le espressioni culturali e lo sport. Contestualmente, si svolgono seminari sui diritti umani, la cittadinanza, l’affetto e l’educazione sessuale
 


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