Famiglia

Non si è mai troppo soli o deboli, i buoni libri incontrano tutti

Il progetto allargato a stranieri, disabili e bimbi ospedalizzati

di Redazione

Come tutte le iniziative di successo, alla fase di start up ne segue una di espansione e crescita, a volte anche esponenziale. Per “Leggere per Crescere” questo momento è arrivato da tempo, e così il progetto ha progressivamente ampliato i suoi “orizzonti” con filoni specifici dedicati ai bambini con disabilità intellettive, a quelli in ospedale, per ridurre attraverso il racconto lo stress e l’isolamento del ricovero e ai bambini di famiglie immigrate per favorirne l’integrazione. Tutti soggetti che possono trarre grande beneficio dalla promozione della lettura ad alta voce.
Il progetto “Leggere per Crescere – Intercultura” è nato in un’area geografica specifica, contrassegnata da una percentuale significativa di cittadini immigrati: il comune di Cinisello Balsamo (Milano), dove le istituzioni locali hanno avviato un piano di collaborazione volto alla promozione della salute e del benessere della popolazione extracomunitaria. Il progetto è stato quindi esteso ad altre realtà: all’Ospedale Oirm Sant’Anna di Torino, all’Ospedale Meyer di Firenze, e nella regione Veneto, in cui è stata avviata per il biennio 2009-2010 una partnership che ha visto coinvolti 8 Comuni con l’obiettivo di formare oltre 100 insegnanti sull’integrazione interculturale. Inoltre si sono realizzate due pubblicazioni in 8 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, rumeno, arabo, cinese, ucraino), distribuite a tutte le famiglie immigrate con bambini di età 0-1 anno e da 1 a 5 anni, destinate a far conoscere le tappe evolutive dei piccoli, delle loro esigenze soprattutto nell’ambito della prevenzione sanitaria, dei servizi disponibili e delle modalità di accesso. Estendere gli obiettivi di “Leggere per crescere” a tutti i bambini, anche a quelli affetti da disabilità, è stata un’altra sfida. Una delle più importanti possibilità di sviluppare il linguaggio nei bambini è quello di raccontare e leggere loro ad alta voce fin dai primi anni di vita. Oltre al linguaggio, la lettura ad alta voce favorisce l’abilità a leggere: tale capacità può migliorare anche nei bambini affetti da handicap intellettivo. In collaborazione, quindi, con il Centro di Educazione Permanente, il Centro Ricerca Intervento Studi Disciplinari sullo Svantaggio e il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Verona, si è realizzata una ricerca sperimentale sulla possibilità di sviluppare la capacità di lettura nei bambini con handicap intellettivo mediante interventi di educazione speciale. “Leggere per Crescere” nella disabilità nasce come laboratorio e “Anch’io so leggere” ne è il primo risultato. Il volume, del 2005, contiene i risultati della ricerca condotta su 16 bambini tra i 3 e i 14 anni con handicap intellettivi. A seguito di questa esperienza, dal 2006 al 2007, grazie alla collaborazione tra la Cattedra di Pedagogia speciale dell’Università di Verona e GlaxoSmithKline, è stato attuato un corso di formazione sui temi della disabilità per gli insegnanti della Scuola dell’infanzia, che ha coinvolto oltre 130 educatrici di Vicenza, 5 bambini disabili e le loro famiglie. A conclusione della ricerca, sono stati realizzati incontri di formazione per tutti gli insegnanti del Coordinamento Scuole dell’infanzia del Comune di Vicenza. I risultati sono stati raccolti assieme a interventi di specialisti nel “Manuale per insegnanti di sostegno delle Scuole dell’infanzia” (Raffaello Cortina Editore).
Infine, il progetto in ospedale. Un bambino malato ha bisogno d’affetto, cure e attenzioni, necessarie al suo equilibrio psicofisico. Costretto ad affrontare situazioni complesse e delicate, dalle conseguenze del distacco familiare al trauma psicologico, dalle paure personali alle difficoltà oggettive, il piccolo paziente si trova inoltre in un ambiente spesso a misura d’adulto. Per questo il progetto “Leggere per Crescere”, al fianco di Aieop, è stato recentemente esteso all’interno di reparti e day hospital; è in fase di sviluppo e coinvolge circa 70 ospedali italiani. Fanno parte del progetto la donazione al reparto di una biblioteca per bambini da parte di GSK e la realizzazione di corsi di formazione per gli operatori più coinvolti nel rapporto non medico-sanitario con i piccoli ricoverati, oltre alla distribuzione ai genitori del manuale “Leggere per Crescere. Perché, cosa e come raccontare e leggere ai bambini” prodotto da GlaxoSmithKline.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA