Welfare

Meglio gli zoo che le galere

Sono trattati meglio gli animali negli zoo piuttosto che i detenuti nelle carceri!!Abominevole!!

di Cristina Giudici

Lo sciopero della fame è l?unico mezzo per ottenere l?attenzione dell?opinione pubblica in merito a fatti così importanti da non essere degni di particolare attenzione dagli organi dello Stato. Le condizioni di vivibilità nelle carceri nostrane sono così vili da essere considerate alla stregua del terzo mondo, addirittura inferiori a nostri zoo!! In questi ultimi anni infatti, negli zoo ci sono stati netti miglioramenti. Le varie specie vivono in spazi idonei alle loro caratteristiche, in coppia o piccoli branchi. Hanno cibo abbondante e di prima qualità, visite mediche regolari e un?attenzione pressoché costante da parte di tutti, siano essi guardiani, semplici visitatori o operatori scientifici. Riguardo al terzo mondo, invece, le carceri sono più fatiscenti rispetto alle nostre, ma è anche vero che lì con due lire si può porre rimedio a tutto. Almeno così pare dai servizi giornalistici trasmessi dalla Rai in maniera maniacale; detenuti con telefoni cellulari a qualunque ora del giorno, cibi succulenti, bevande più o meno proibite, camere con bagno, donne… Posti dove i detenuti senza soldi lavorano al soldo dei detenuti con soldi: una società libera in una società reclusa. Intanto da noi, il Governo non vuole assolutamente varare delle disposizioni che consentano di rimettere in libertà i detenuti. E, invece di ringraziare quelli che fanno lo sciopero della fame per richiamare l?attenzione sulle problematiche dei detenuti e chiedere leggi adatte all?emergenza carceri, il Governo continua a fare finta di niente.
«Ma come», si chiedono a Montecitorio,«noi vi diamo cibo, lavoro, affettività (forse), assistenza sanitaria e voi fate lo sciopero della fame? Ingrati!». Famosa la barzelletta su quel politico che, in campagna elettorale, dall?alto del palco rivolgendosi a un drogato gli chiese: «Dove vorresti vivere? Sotto un ponte, al freddo e al gelo, evitato da tutti o in una bella stanzetta riscaldata, con un bel lettone?» «Nella stanzetta» urlò convinto il drogato. «Allora», disse il politico rivolgendosi ai poliziotti di scorta, «arrestatelo!» e se ne andò gaudente, sicuro in cuor suo di aver ottenuto un voto in più. Ma invece del voto gli arrivarono mille accidenti perché il detenuto è la bestia più ingrata che esista!
Renato Pennini, Massa

Ringrazio la redazione de ?Il Ponte?, giornale dei detenuti di Massa, che ci ha segnalato, fra le altre cose, anche questa lettera e ringrazio lei, Signor Pennini, delle volute provocazioni di questa mezz?estate. Non ero a conoscenza della riforma attuata all?interno dello zoo, ma purtroppo ci giunge voce che quella delle carceri avanza come come un alligatore nelle paludi della Louisiana. In ogni caso vorrei ricordarle che le carceri del terzo mondo a cui fa riferimento ( soprattutto brasiliane) sono solo territori liberati della mafia locale. É questa la società a cui ambisce, signor Pennini?

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