Non profit
Bergamo è un modello
Intervista al presidente provinciale del partito di Bossi
di Redazione
«La provincia di Bergamo conta 240 Comuni. Di questi 54 sono gestiti da nostri amministratori che si occupano di oltre il 50% della popolazione», spiega Cristian Invernizzi (nella foto), segretario provinciale della Lega. «Il tasso d’immigrazione medio è del 10%», continua, una percentuale importante che però nella gestione quotidiana non è un problema: «La nostra politica risponde ad un principio cardine: i cittadini hanno diritti e doveri. La distinzione sta tra chi rispetta le regole e chi vìola la legge. Non è una questione di nazionalità o religiosa. In questo territorio negli ultimi vent’anni non si è verificato un solo caso di discriminazione o violenza a sfondo xenofobo».
In particolare il nodo si chiama lavoro. «Per noi è necessario, anzi fondamentale. I nostri vecchi andavano in Francia, Svizzera e Germania a spezzarsi la schiena per poter tornare e metter su casa. Fa parte del nostro dna. Sappiamo benissimo cosa significhi, sia in termini di sacrificio che di fatica. Per questo se uno straniero viene e lavora, diventa uno di casa». «La Lega non ha un indirizzo ideologico. È un’esperienza politica che viene molto influenzata dalle caratteristiche territoriali. Noi bergamaschi abbiamo un forte senso di appartenenza ad una comunità. Un’identità forte in politica si declina in scelte semplici e nette che aiutano l’integrazione e risolvono i problemi», chiosa Invernizzi. [L.M.A.]
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