Non profit

Se hai tempo, prendi tempo

Il principio è semplice: ogni volta che avviene uno scambio, il destinatario del servizio diventa debitore nei confronti della Banca per un importo pari al valore della prestazione.[...]

di Redazione

Da qualche anno in Italia si sente parlare di Banche del Tempo (di seguito B.d.T.), in effetti su tutto il territorio nazionale si sono moltiplicate le iniziative di costituzione di tali associazioni. In questo articolo cercheremo di fornire qualche spunto di riflessione sul perché l?interesse ad esse rivolto non abbia subito battute di arresto e sia, piuttosto, in continua seppure moderata crescita.

Il sistema degli scambi
Occorre innanzitutto partire dalla loro ?natura?: cosa sono dunque le Banche del Tempo? Si tratta di un sistema di scambi reciproci tra associati che si realizzano per mezzo dell?intermediazione della B.d.T. Avviene così che ogni aderente al progetto mette a disposizione alcuni dei propri ?talenti?, ovvero ciò che sa e/o può fare e che desidera divenga un servizio (in alcuni casi un bene) fruibile dagli altri associati secondo tempi e modalità che è egli stesso ad indicare, e per contro può accedere a tutti i servizi che gli altri aderenti alla banca si dichiarano disponibili a fornire.
Affinché il sistema degli scambi non si arresti, risulta evidente coma debba sussistere un equilibrio di bilancio nel medio periodo per ciascun associato, tra quanto richiesto e quanto viene prestato, quale garanzia dell?esistenza di un equilibrio dinamico complessivo dell?istituto B.d.T. e quindi della sua autonomia e perdurabilità nel tempo. Ogni volta che avviene uno scambio, il destinatario del servizio diviene debitore nei confronti della banca per un importo pari al valore della prestazione, mentre colui che ha erogato il servizio acquisisce un credito di pari ammontare. Come in un istituto di credito, ad ogni partecipante al sistema viene consegnato un libretto degli assegni ed intestato un conto sul quale periodicamente vengono registrati tutti i movimenti.

Offro compagnia, chiedo…
Per aderire alla B.d.T. non occorre dare alcuna garanzia di reddito e non esiste il concetto di maturazione di interessi su un debito accumulato. Quando un associato raggiunge il tetto massimo di addebito previsto dal regolamento di ogni singola banca, viene richiamato a ripristinare la propria posizione di equilibrio tendenziale.
L?istituzione si fa carico di aiutare chi incontra difficoltà nell?essere contattato per fornire servizi cercando di individuare, insieme, altri ?talenti? che la persona possiede e che si ritiene possano essere particolarmente richiesti in quella specifica banca. A questo punto è bene chiarire cosa circola nel sistema animandone gli scambi. Concentriamo l?attenzione sull?unità di misura riconosciuta valida all?interno della B.d.T.: si tratta dell?ora o della mezz?ora. Il riferimento alla dimensione quantitativa del tempo, che è evidentemente un?astrazione, facilita enormemente l?interazione tra gli uomini nell?organizzazione del fare quotidiano ed in periodi estesi, tuttavia occorre rilevare come il concetto di tempo venga percepito ed esperito dagli stessi innanzitutto nella sua dimensione qualitativa.
Così, nelle Banche del Tempo è la dimensione qualitativa del tempo ad importare veramente poiché si scambiano tempi di vita quotidiana degli aderenti all?associazione.
Si va dall?offrire/richiedere compagnia per fare una gita al mare o in montagna (in tali casi possono essere messe a disposizione anche conoscenze specifiche legate alle località), al favorire/sostenere l?apprendimento di una lingua straniera, l?utilizzo del computer, l?acquisizione di saperi di tipo filosofico, naturalistico, artigianale, variamente legati alle tradizioni storiche della propria comunità o di altre; può essere scambiata la disponibilità per andare a prendere i bambini a scuola e pranzare con loro sino al momento in cui non ritornano i genitori (che possono nel frattempo dedicarsi ad altri lavori/attività); ci si può accordare circa la percorrenza di tragitti comuni, in macchina per andare al lavoro o in pulmino per recarsi a visite e terapie ambulatoriali.

Fantasia e disponibilità
Ricordiamo inoltre la vasta gamma di servizi che tipicamente ci si scambia tra vicini: aggiustare una mensola, inaffiare le piante, andare a pagare bollette, ritirare i panni in lavanderia, fornire consigli vari legati all?ambiente domestico. Dare un?occhiata ai bambini mentre giocano, fare una visita di cortesia, vedere insieme una partita di calcio alla pay tv o un film in video cassetta, sono solo alcuni degli esempi possibili. Di qui lo slogan mutuato da analoghe esperienze straniere: ?Le Banche del Tempo fanno rivivere lo spirito della comunità?.
Non è detto che una Banche del Tempo si costituisca tra associati che condividono una contiguità abitativa. È possibile infatti che il principale luogo di riferimento non sia il quartiere, ma una scuola, una biblioteca, un circolo o un?azienda; in questi casi è probabile che gli scambi si connotino specificatamente in relazione alle finalità e alle caratteristiche funzionali del luogo.
Si può comprendere ora come ciò che circola all?interno delle Banche del Tempo dipende dalla fantasia e dalle disponibilità degli associati a scambiarsi tempi di vita che, in queste esperienze, si estrinsecano principalmente in servizi, di natura relazionale ma spesso anche di utilità economica. Si intendono esclusi tutti quei servizi/beni il cui scambio non risponde al fine istituzionale delle Banche del Tempo volto a promuovere lo sviluppo dell?individuo all?interno di una specifica comunità, sostenendo una cultura della gestione dei tempi di vita capace di valorizzare i talenti di ciascuno e di produrre risposte concrete alle molteplici esigenze del vivere quotidiano.

Quanto vale un?ora?
È importante rilevare come a prescindere dall?età, dalla condizione professionale, in altre parole, da come il tempo di servizio, reso disponibile all?interno dell?associazione, possa essere remunerato sul mercato, il suo valore nelle Banche del Tempo. è determinato seguendo, in linea di massima, i seguenti due criteri:
– un?ora vale un?ora indipendentemente da chi la offre;
– di volta in volta sono i due soggetti interagenti (chi riceve e chi offre) che individuano quanto sia il tempo equo da addebitare/accreditare. Ad alcune Banche del Tempo sono associati oltre a singoli individui anche due o più persone insieme, solitamente componenti di uno stesso nucleo familiare, che rispondono in solido.
(1 continua)

Banche e ore

Banche aperte    236
Banche in avvio   19
Banche in progettazione   17
Ore scambiate     5.250

Servizi più richiesti
Compagnia, lezioni, lavori manuali, lavori
creativi, lavori domestici, assistenza bam-
bini, assistenza anziani, cura piante e ani-
mali, letture, trasporti

Soci      4.310
Uomini    26%
Donne     74%
Donne con famiglia a carico       1.450

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.