Cultura

Edilizia scolastica fondi dalla Toscana

Cosa succede in Toscana?

di Alba Arcuri

Regione Toscana. Programma regionale delle opere di edilizia scolastica. 23 luglio 1998
Quarantotto miliardi di lire saranno messi a disposizione per interventi di edilizia scolastica nella regione Toscana. È quanto la giunta regionale, su iniziativa dell?assessore all?Istruzione e alla Formazione, Paolo Benesperi, propone al Consiglio regionale con il secondo piano annuale previsto dal programma regionale delle opere di edilizia scolastica. Gli interventi consentiranno di riqualificare il patrimonio esistente e di adeguarlo alle nuove esigenze della scuola e dell?innovazione didattica, di assicurare la messa a norma per la sicurezza, l?agibilità, l?igiene, di soddisfare il fabbisogno di aule, di dotare ogni scuola di palestre e impianti sportivi di base. Sono stati così ripartiti i 48 miliardi e 144 milioni assegnati alla Toscana con un decreto dello scorso giugno del ministero della Pubblica istruzione. I criteri di tale ripartizione, come ha sottolineato l?assessore Benesperi, sono stati concordati con le amministrazioni provinciali, utilizzando parametri aggiuntivi, relativi alla popolazione scolastica e al numero degli edifici, rispetto a quelli indicati dal Ministero, in modo da evitare disomogeneità territoriali nell?assegnazione dei fondi. Il 65 per cento delle risorse a disposizione verrà utilizzato per interventi a favore della scuola secondaria superiore, in considerazione delle gravi carenze in cui versa il patrimonio edilizio trasferito alle competenze delle amministrazioni provinciali, riservando il restante 35 per cento alle scuole materne e dell?obbligo. Firenze, con sette miliardi e 377 milioni, è la provincia che riceve maggiori risorse, seguita da Pisa (5 miliardi e 318 milioni), Lucca (5 miliardi e 185 milioni), Arezzo (5 miliardi e 167 milioni), Siena (4 miliardi e 873 milioni), Livorno (4 miliardi e 639 milioni), Massa Carrara (4 miliardi e 571 milioni), Pistoia (4 miliardi e 409 milioni), Grosseto (4 miliardi e 154 milioni), Prato (2 miliardi e 446 milioni).

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