Non profit

Il fornitore messo sotto la lente

Nasce Sa-Rete: 50 le imprese associate

di Redazione

Il nome è già molto esplicativo, specie per gli addetti ai lavori: Sa-Rete, cioè rete delle aziende certificate Sa8000, lo standard internazionale per la responsabilità sociale d’impresa (Rsi). Riguardo al quale l’Italia è leader mondiale, con quasi 850 imprese certificate a fine 2009 (davanti all’India con 450 e alla Cina, che ne ha meno di 300), e la Toscana è leader fra le regioni italiane. Ed è proprio in Toscana, a Firenze, che Sa-Rete è nata e ha la sede.
Presentazione ufficiale appena avvenuta ma idea che risale al 2008, quando quattro micro imprese toscane certificate Sa8000 si sono messe insieme per realizzare un progetto, finanziato dalla Regione Toscana attingendo a fondi comunitari, per promuovere la Rsi e supportare le imprese nella gestione di processi e attività collegate. A gennaio 2010 la costituzione dell’associazione Sa-Rete onlus, che i fondatori hanno voluto «per ottimizzare una serie di attività e allo stesso tempo veder riconosciuto, per così dire, il loro valore», dice Laura Barlotti (nella foto), presidente di Sa-Rete, «perché non sempre sul territorio ci sono risposte conseguenti allo sforzo di queste aziende, che si sono attivate con sistemi di gestione certificata per esternare e rendere oggettivo il loro modo di operare responsabile».
Si ha un bel dire, infatti, che le imprese debbono comportarsi responsabilmente, e investire di conseguenza, ma se poi il mercato, i consumatori, i committenti pubblici non trovano un modo concreto per premiare questi sforzi, la strada si fa molto dura, specie in tempi di crisi.
Dalle quattro iniziali ora le imprese associate sono 50, da tutt’Italia, e si è deciso di aprire anche a quelle non certificate, che abbiano però maturato esperienza in materia di pratiche di Rsi e possano darne evidenza oggettiva. Fra i progetti più importanti, supportati da un sito associativo (www.sa-rete.it) denso di riferimenti normativi, best practice e documenti di approfondimento, vi è la creazione di una banca dati di fornitori qualificati, suddivisi per area geografica e settore, che ne comprende oggi oltre 200. «La rete si dà proprie regole, che rispettano quelle dello standard internazionale Sa8000», spiega Barlotti, «per monitorare e qualificare i fornitori di tutte le aziende aderenti. E mette a disposizione una procedura di monitoraggio effettuabile online. I primi ad essere monitorati sono stati quelli delle aziende fondatrici».
Sa-Rete vuole rappresentare «un luogo di scambio e di confronto, di divulgazione, di offerta di servizi», sottolinea Barlotti, «ed essere un soggetto che stimola la discussione sulla Rsi».

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