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Un anno di record per la Finanziaria etica

Dalla sua fondazione, ha erogato più di 28 miliardi per la realizzazione di oltre 100 progetti sociali.E creato 711 posti di lavoro.Nonostante il Fisco...

di Carlotta Jesi

«Signori Azionisti, nel corso del 1997 la vostra società ha perseguito nello sviluppo, allargando la base sociale, acquistando nuovi mezzi finanziari, espandendo gli impieghi e avviando varie forme di collaborazione con altri soggetti che operano nel settore». Si apre così la relazione di bilancio del 1997 e del primo triennio di operatività del Cosis, la finanziaria etica che dal 1995 opera in tutto il Paese. Ottimismo giustificato tenendo conto che, come spiegano Giuseppe Fiorentini e Felice Scalvini, presidente e amministratore delegato, in tre anni la società ha erogato 28 miliardi e 137 milioni per la realizzazione di circa 100 progetti socialmente utili. È infatti dal 1995, anno di fondazione, che questa società per azioni senza fini di lucro finanzia il Terzo settore e lavora a favore delle persone svantaggiate con risultati di tutto rispetto: 711 posti di lavoro in tre anni, 163 dei quali riservati a portatori di handicap fisici e mentali o a ex tossicodipendenti. «Veri e propri dividendi», li ha definiti Emmanuele Emanuele, presidente dell? Ente Cassa di Risparmio di Roma che, affiancato da Italia Lavoro, Saiat del Gruppo Telecom, Società Autostrade, Banca di Roma e Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, è il principale azionista del Cosis. Ma i 37 milioni di utile non sono l?unico record del bilancio 1997, la finanziaria etica ha infatti pagato allo Stato imposte pari a 400 milioni di lire. «Abbiamo bisogno di norme fiscali che non penalizzino così tanto il Terzo settore», commenta Salvini, spiegando che il ?97 ha tenuto a battesimo anche la prima consistente quota di rientri dei prestiti agevolati. Recentemente, accanto all?erogazione di prestiti a tasso agevolato per le imprese sociali, il Cosis ha ampliato la gamma dei suoi servizi con una nuova linea di prestiti per la capitalizzazione dei consorzi di cooperative sociali e, assieme alla Banca di Roma, sta predisponendo un nuovo strumento finanziario per sostenere gli investimenti immobiliari delle imprese sociali.


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