Non profit

Esso contro Greenpeace

La compagnia petrolifera chiede i danni per una campagna dell'associazione ambientalista

di Emanuela Citterio

La Esso ha promosso un’azione legale contro Greenpeace chiedendo oltre 225mila euro per danni subiti. Lo scorso novembre 600 attivisti dell’associaizone avevano bloccato tutte le stazioni di servizio della Esso nel Lussemburgo per protesta contro ”il sabotaggio da parte della multinazionale del petrolio del Protocollo di Kyoto”. Vestiti da tigre o con la maschera di Bush, gli attivisti avevano bloccando l’accesso delle automobili alle pompe di benzina, distribuendo volantini agli automobilisti e appendendo in ogni stazione lo striscione ”Esso, killer numero 1 del clima”. La compagnia petrolifera, che negli ultimi 10 anni ha esercitato pressioni su Bush per far uscire gli Stati Uniti dal Protocollo di Kyoto, ha citato l’associazione ambientalista per siti lesivi della propria imagine. La sentenza è prevista per la settimana prossima. Due i siti che la Esso mette sotto accusa: www.stopesso.org e www.greenpeace.it/stopesso.

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