Comitato editoriale Agesci
Identità di genere e scout, al via la seconda fase dell’itinerario educativo
In una nota l’Associazione guide e scout cattolici italiani annuncia che nei prossimi giorni saranno raccolte in forma anonima le storie di rover e scolte maggiorenni. Il progetto condiviso nei mesi scorsi con gli adulti «in piena adesione con il Magistero della Chiesa» ha l’obiettivo di privilegiare un approccio educativo e pedagogico
In linea con quanto deciso nell’ultimo Consiglio generale sui temi di identità di genere e orientamento che aveva confermato l’importanza di proseguire il percorso intrapreso in un autentico itinerario di discernimento con al centro il desiderio di ascoltare le realtà senza pregiudizi e soluzioni già scritte.
In una nota l’Agesci annuncia che: «Con un taglio prettamente educativo, nel solco del cammino sinodale della Chiesa, continua con la seconda fase l’itinerario di ascolto che Agesci ha messo in campo sull’identità di genere e l’orientamento sessuale».
Si spiega che nei prossimi giorni «saranno raggiunti, infatti, attraverso l’accompagnamento e il coinvolgimento delle proprie capo e capi, i rover e le scolte maggiorenni, i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 21 anni dell’Associazione, per raccogliere in forma anonima le storie di chi vorrà condividere il proprio sentire sul tema».
L’approccio educativo
In piena adesione con il Magistero della Chiesa – continua la nota-, l’associazione muove allora il suo secondo passo, dopo aver condiviso qualche mese fa il progetto con tutti i suoi capi, ossia gli adulti educatori. Pienamente inserita nella società dai cui stimoli ed opportunità si lascia sfidare, l’Agesci vuole accompagnare i ragazzi e le ragazze a crescere, privilegiando l’approccio educativo e pedagogico.
L’obiettivo è partire dalle storie di ognuno per far emergere le diverse esperienze, con grande realismo e spirito evangelico.
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