VitaPodcast
5 per mille, la carica dei 7.626 enti esclusi
Il nostro racconto settimanale per voci - online tutti i venerdì - approfondisce il tema delle esclusioni dalla distribuzione del 5 per mille. Intervengono Sara De Carli e Mario Consorti (NPSolutions)
Mentre ancora è possibile, attraverso la dichiarazione dei redditi, contribuire a una buona causa con una piccola parte della imposta che dobbiamo allo Stato, sono arrivati i dati del 2022 e abbiamo scoperto il fenomeno delle associazioni escluse che, da fisiologico, pare diventato patologico.
E di questo abbiamo parlato per il nostro VitaPodcast, nel nostro nuovo appuntamento con l’approfondimento settimanale, ogni venerdì. Lo abbiamo fatto con Sara De Carli, che sta seguendo il tema, e con Mario Consorti, presidente di NPSolutions, azienda digitale molto vicina a tante realtà di Terzo settore.
I dati 2022 mostrano un incremento delle scelte da parte dei contribuenti ma evidenziano anche due problemi: gli esclusi e il superamento del tetto di stanziamento disponibile.
Gli enti esclusi sono stati complessivamente 8.291, di cui 7.626 solo fra Ets e Onlus: in questo elenco – ha spiegato in questa intervista Alessandro Lombardi, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – circa 5mila sono stati esclusi per non essersi iscritti al Registro unico del Terzo settore – Runts entro il 31 dicembre scorso, come richiedeva la legge. Agli esclusi, nel loro complesso, sarebbero andati quasi 15 milioni di euro che, invece, lo Stato si terrà. Così come non verranno distribuiti ben 4,3 milioni di euro, per il superamento dello stanziamento complessivo previsto (525 milioni). Un evento che si verifica ogni anno dal 2016.
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