Sostenibilità

Sotto il segno della tigre (da salvare)

di Redazione

Il 2010 è il suo anno, secondo l’oroscopo cinese.
Ma il suo stato di salute è pessimo: con 3.200 esemplari superstiti è il felino asiatico più minacciatodi Massimiliano Rocco
All’inizio del 1900, le tigri presenti in Asia erano più di 100mila. Dal 1940 ad oggi si sono già estinte tre sottospecie di tigre ed una quarta, la tigre della Cina meridionale, non viene più avvistata in natura da circa 25 anni. Dal 1998 il loro habitat si è ridotto del 40%, arrivando ad occupare oggi solo il 7% del loro range storico.
Le tigri hanno ancora una speranza se ci si impegna seriamente per la loro conservazione, ma è necessario e urgente proteggerle dal bracconaggio e dalla perdita di habitat. Il WWF prende a pretesto l’Anno della tigre dell’oroscopo cinese per lanciare una grande campagna di sensibilizzazione internazionale.
Con non più di 3.200/3.500 esemplari ancora presenti in natura, confinati in piccole aree, con diverse popolazioni sull’orlo dell’estinzione, la tigre è il felino asiatico maggiormente minacciato: alcune popolazioni contano oramai non più di qualche decina di individui e ciò da il senso dell’urgenza con cui ci si deve muovere. In molti contesti questa specie è prossima alla scomparsa. In tutta la regione del Grande Mekong, che si estende su cinque dei 13 Stati del mondo che ancora ospitano la tigre, si ritiene che vi siano oramai soltanto 350 tigri indocinesi, rispetto ai circa 1.200 esemplari che si contavano nel 1998. Questa situazione sta spingendo molti Paesi a stabilire misure drastiche. Il governo nepalese ha annunciato un ampliamento di 900 chilometri quadrati del Bardia National Park nel Terai Arc, per creare una rete di aree protette in grado di mantenere popolazioni vitali e l’istituzione di un’autorità nazionale per la conservazione della tigre. Iniziative volte a rafforzare controlli e a stroncare il bracconaggio e la deforestazione sono state annunciate da India, Malesia, Indonesia. Le compagnie che producono polpa di legno, carta, olio di palma e gomma stanno distruggendo le foreste indonesiane e malesi e il WWF sta lavorando su queste criticità. Ma lavora anche con Cina e Russia, per salvare questa specie. Nonostante la situazione appaia drammatica, il WWF ritiene che per le tigri ci sia ancora speranza. L’obiettivo è che il prossimo Anno della tigre – che sarà nel 2022 secondo il calendario cinese – la popolazione sia di almeno il doppio dell’attuale: 7mila individui.

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