Sostenibilità

Quel consumismo insostenibile che soffoca il pianeta

Ecoimpronta

di Redazione

di Gianfranco Bologna
Avviare quella trasformazione indispensabile per passare dall’attuale dimensione del consumismo ? che sta provocando una situazione drammatica dal punto di vista ambientale e della giustizia sociale – a quella della sostenibilità. Il rapporto annuale del Worldwatch Institute State of the World 2010 è dedicato ai cambiamenti che stanno avvenendo nelle nostre società.
Certamente, trasformare le culture non è impresa facile, come ci ricordano i ricercatori del Worldwatch e la cinquantina di esperti che hanno collaborato a questo State of the World 2010. Con ogni probabilità ciò costituisce oggi la sfida più significativa ed importante per l’intera umanità. Consideriamo alcuni dati, riportati dal rapporto, per comprendere meglio come sia oggi impossibile fornire uno stile di vita occidentale ai 6,8 miliardi di esseri umani che abitano il nostro pianeta. Nel solo 2008, globalmente, le statistiche ci dicono che si sono acquistati 68 milioni di veicoli, 85 milioni di frigoriferi, 297 milioni di computer e 1,2 miliardi di telefoni cellulari.
Negli ultimi cinque anni, i consumi sono aumentati vertiginosamente, salendo del 28% dai 23,9 mila miliardi di dollari spesi nel 1996 e di sei volte dai 4,9 mila miliardi di dollari spesi nel 1960 (dollari del 2008). Alcuni di questi incrementi sono dovuti all’aumento demografico, ma, tra il 1960 e il 2006, la popolazione globale è cresciuta solo di un fattore di 2,2, mentre la spesa pro capite in beni di consumo è quasi triplicata.
All’aumento dei consumi corrisponde una maggiore estrazione dal sottosuolo di combustibili fossili, minerali e metalli, più alberi tagliati e più terreni coltivati (spesso per alimentare il bestiame, poiché all’aumentare dei livelli di reddito corrisponde una crescita dei consumi di carne). Per esempio, tra il 1950 e il 2005, la produzione di metalli è sestuplicata, il consumo di petrolio è aumentato di 8 volte e quello di gas naturale di 14. Complessivamente, ora si estraggono 60 miliardi di tonnellate di risorse l’anno: circa il 50% in più rispetto a solo 30 anni fa.
Oggi, quotidianamente, un europeo medio usa 43 chilogrammi di risorse e un americano 88. A livello globale, ogni giorno l’umanità preleva dalla Terra risorse con le quali si potrebbero costruire 112 Empire State Building. Il rapporto del Worldwatch sottolinea chiaramente che sono questi Paesi che hanno urgentemente bisogno di rivedere i modelli di consumo, poiché il pianeta non ne può sostenere livelli così elevati.

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