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«Ho in mano un miliardo, ecco come lo userò»

Intervista al governatore Gianni Chiodi

di Stefano Arduini

A tanto ammonta il budget stanziato per la ricostruzione: per smaltire la macerie ci vorranno due anni, mentre per il centro storico almeno dieci. Intanto il primo luglio gli aquilani torneranno a pagare i mutui, «ma io mi aspetto un rinvio».
Dal primo febbraio scorso ha raccolto il testimone lasciato dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. E oggi il governatore dell’Abruzzo, Gianni Chiodi nella veste di “Commissario delegato per la ricostruzione” guida una struttura che, una volta a regime, sarà composta da poco meno di un centinaio di persone di cui 50 “ereditate” dal Dipartimento nazionale e una quindicina selezionate direttamente dal ministero delle Finanze fra giovani under 40 laureati con 110 e lode. La Struttura tecnica di missione rappresenterà l’asse portante per le attività di ricostruzione e sarà guidata dall’architetto Gaetano Fontana. Al Coordinamento esterno (competente per i rapporti con il volontariato), uno degli altri quattro settori in cui si ramifica il commissariato, è stato invece destinato il segretario generale della Regione, Enrico Mazzarelli.

 

Vita. Commissario Chiodi, cosa c’è in testa alla vostra agenda operativa?
Gianni Chiodi. La ricostruzione è la prima cosa. Abbiamo già prodotto un documento, le Linee guida, che costituiscono la bussola per gli interventi dei sindaci del cratere. L’idea è quella di lavorare per cerchi concentrici: dalla periferia al centro storico. Per togliere le macerie dovrebbero bastare due anni. Per completare la ricostruzione invece non meno di dieci.

Vita. Che budget avete a disposizione?
Chiodi. Un totale di circa 7 miliardi di euro. Uno già stanziato.

Vita. Per alcuni tecnici però ne sarebbero necessari almeno 25?
Chiodi. Fare previsioni di questo tipo è come giocare al Lotto. Vedremo. Per ora iniziamo a spendere quello che abbiamo in cassa.

Vita. Secondo l’economista Marco Vitale, occorre tenere alta l’attenzione su eventuali infiltrazioni criminali. Come vi state attrezzando?
Chiodi. Questo aspetto è di competenza del prefetto Franco Gabrielli. Posso dire però che una struttura di controllo è già stata attivata e in due, tre casi è stato ritirato il certificato di idoneità.

Vita. A sentire gli aquilani la grande emergenza oggi è la ricostruzione del tessuto socio-lavorativo. Su questo punto che iniziative avete in mente di assumere?
Chiodi. A giorni nascerà la zona franca con incentivi, sgravi e agevolazioni fiscali…

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