Paolo Ainio, classe 1962, fondatore della società Matrix che in Italia ha lanciato Virgilio.it, è oggi presidente di Banzai, holding che opera sul mercato Internet nei segmenti media, e-commerce e web design.
Vita: Qual è il problema principale di Google?
Paolo Ainio: Sicuramente è troppo grosso. Essendo grosso determina troppo del destino di qualsiasi azienda che lavora in Rete. Mi spiego meglio: si è soggetti a quella che è chiamata la “Google economy”, per cui chi intende fare qualcosa deve sapere cosa succede su Google, il quale, più che un attore del mercato è diventato l’ecosistema dentro il quale il mercato si muove.
Vita: È il mercato che si adatta a un attore e non viceversa…
Ainio: Oltre a questo c’è un altro grosso problema: la mancanza di trasparenza. Noi non sappiamo, ad esempio, quanto fattura Google in Italia. Una roba incivile.
Vita: Previsioni per il futuro?
Ainio: Non vedo un mondo dominato da Google. E non lo dico perché si è cominciato a capire che Facebook ha una rilevanza in certi casi anche superiore, piuttosto perché è evidente che Internet è ancora in tale evoluzione, per cui se BigG due anni fa era un attore dominante, oggi lo è ancora ma non è più solo, e fra tre anni sarà uno degli attori. Insomma, il monopolio di Google è destinato a essere integrato.
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