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Il finto ultimatum ai rom di Triboniano

Una lettera del Comune alle famiglie annuncia la chiusura entro giugno. Ma a «Vita» l'assessore Moioli smentisce: «Tutto rinviato a fine anno»

di Daniele Biella

«Triboniano sarà smantellato entro il 30 giugno 2010. L’area sarà interessata da lavori viabilistici per l’Expo 2015». La lettera che a inizio marzo il Comune di Milano ha recapitato al centinaio di famiglie di rom romeni e bosniaci che vivono nei container del campo rom grande di Milano parla chiaro. «Ma fine giugno è troppo presto, la maggior parte di loro non riuscirà a trovare in tempo alternative di alloggio», avverte Fiorenzo De Molli, responsabile degli operatori della Fondazione Casa della carità. Tutti in strada a inizio estate, quindi? «Assolutamente no, la scadenza indicata è una sorta di provocazione positiva, volta a innescare reazioni d’impegno da parte dei rom per trovare un’altra sistemazione», rivela a Vita Mariolina Moioli, assessore a Famiglia, scuola e politiche sociali del Comune.
Una sorta di “finto ultimatum” di cui, però, nemmeno la Casa della carità, presente nel campo rom su mandato dell’amministrazione comunale, era al corrente. «Di certo, però, il campo sarà smantellato entro la fine dell’anno», aggiunge Moioli, «ma la chiusura avverrà attraverso l’integrazione delle famiglie che hanno avviato un percorso di lavoro e autonomia, e l’allontanamento di chi non avrà rispettato le regole», sancite dal Patto di legalità stipulato tra nuclei rom e Comune quattro anni fa. “Integrazione” significa un percorso di accompagnamento e sostegno per la ricerca di un lavoro e di una casa, per il quale l’assessore ha a disposizione parte dei 13 milioni di euro stanziati dal ministero dell’Interno a settembre. «La chiusura del campo, affiancata da questi sostegni economici, è di per sé positiva. Ma a oggi non si sa chi potrà disporre di questi fondi, e a quanto ammontano», interviene De Molli, che con gli altri operatori della Casa della carità da qualche settimana si sta recando assieme ai rom nelle agenzie immobiliari e ai colloqui di lavoro. «Ci chiedono notizie in merito ai fondi sia le famiglie rom, sia gli italiani che le stanno aiutando. Ma non avendo elementi concreti, noi non sappiamo cosa dire». Parola dunque alla Moioli: «I fondi ci sono. Entro aprile ne definiremo le modalità di distribuzione, che verrà gestita dal Commissario straordinario». Mentre l’accompagnamento alla ricerca di casa e lavoro sarà effettuato «dai tecnici, tramite il servizio che il Comune mette a disposizione di tutti i cittadini», spiega l’assessore. E se qualche famiglia non trovasse una sistemazione prima dell’arrivo delle ruspe? «Ogni caso è personalizzato, sarà trattato a sé, anche con l’aiuto del terzo settore. Una cosa però è certa: alla fine Triboniano chiuderà». Sarà vero?

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