Cultura

Nel mondo arabo aumentano testate e lettori

Lo sostiene il rapporto generale sui media diffuso oggi dal Dubai Media Club

di Redazione

Nel mondo arabo il mercato della carta stampata non conosce crisi ed il numero dei lettori di quotidiani e’ destinato ad aumentare progressivamente nel corso dei prossimi cinque anni. E’ quanto emerge dal Rapporto generale sui media arabi (diffuso oggi dal Dubai Media Club) che prospetta una crescita media del 2,3% fino al 2013. “Mentre su altri mercati – si legge nel documento – si fa fatica a mantenere i livelli di vendita e di diffusione dei giornali, nel mondo arabo si prevede che la diffusione dei quotidiani continuera’ a crescere nel corso dei prossimi cinque anni, anche se a ritmi meno vivaci del passato”. Secondo il rapporto, nei quindici paesi presi in considerazione, il numero di quotidiani e’ passato dai 144 del 2003 ai 189 del 2009, registrando una crescita media annuale del 4,6%. Un boom spiegabile, secondo il Dubai Media Club, anche alla luce delle liberalizzazioni avviate negli ultimi anni. E’ il caso, ad esempio, del Kuwait dove a partire dal 2006 sono state concesse 10 nuove licenze che hanno portato ad “una quantita’ di nuove testate tra il 2007 ed il 2008”. Ma, anche se il 2009 e’ stato l’anno in cui “per la prima volta da molti anni il numero dei nuovi giornali e’ rimasto grosso modo costante”, continua ad infoltirsi il numero dei lettori passati dai 10.000.035 del 2007 agli 11.164.000 nel 2009. Grazie a un ritmo di crescita annuo stimato al 2,3%, il rapporto prevede inoltre che nel 2013, il numero dei lettori tocchera’ i 12,23 milioni. Per fare un esempio, ricorda ancora il Dubai Press Club, negli Stati Uniti il numero dei quotidiani e’ diminuito del 7% tra il 2003 ed il 2008, con un trend negativo continuato per tutto il 2009. A risentirne anche la diffusione, calata del 4% tra il 2003 e il 2008.

“La crescita – si legge nel rapporto – sara’ trainata dalla diffusione dei giornali nel mercato egiziano, il piu’ grande della regione, ma anche da piccoli paesi del Golfo come il Bahrain e il Qatar”. Forte di un mercato di 78 milioni di persone, l’Egitto in particolare e’ sede di una vivace industria della carta stampata, con alcuni dei piu’ antichi giornali del mondo e molte altre testate indipendenti nate negli ultimi anni. Per quanto riguarda il fatturato, il rappporto evidenzia come si sia passati dai 3,35 miliardi di dollari del 2007 ai 4,17 del 2008. Se nel 2009, per effetto della crisi finanziaria globale, il fatturato e’ sceso a 3,68 miliardi nel 2013, secondo le previsioni, dovrebbe salire a 4,628 miliardi. In crescita anche le entrate pubblicitarie, che nel 2007 hanno pesato sui bilanci per il 63%, quota destinata a salire al 67 % nel 2013. Un mercato, dunque, vitale e che offre margini di espansione ancora molto ampi. La conferma e’ arrivata dal recente ‘Abu Dhabi Media’, il summit tenutosi nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, nel quale sono stati annunciati numerosi accordi e trattattive fra colossi americani e i piu’ grandi gruppi di comunicazione ed intrattenimento arabi. Fra i piu’ attivi, il magnate australiano Rupert Murdoch e il principe Al-Waleed che hanno annunciato a margine del summit lo scambio incrociato di partecipazioni fra NewsCorp e il Rotana Media Group.

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