Non profit

Protagoniste di un’altra economia

Un volume di studi realizzato dalle Acli per l’editore Marcianum Press

di Redazione

Da «soggetti deboli» a «protagonisti di un’altra economia». Sono i giovani e le donne come emergono dal volume di studi, ricerche e interventi realizzato dalle Acli per l’editore Marcianum Press. Povertà e impoverimento. Giovani e donne, attori di un’altra economia: questo il titolo del libro uscito in questi giorni, che invita a rovesciare la prospettiva abituale individuando nei giovani e nelle donne – esposti più di altri al rischio povertà e impoverimento – «il motore del cambiamento», gli agenti di un «dinamismo che può indicare la fuoriuscita dalla crisi».

L’altra economia cui il testo fa riferimento è quella sottratta al dominio di un mercato senza regole, che ha per criterio di discernimento la dignità della persona e il rispetto del Creato, in sintonia con la visione proposta da Papa Benedetto XVI nell’ultima enciclica Caritas in Veritate. «Un’economia nella quale la bontà delle relazioni prevale sulla quantità dei beni posseduti e la ricchezza delle nazioni – afferma nella prefazione il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero – si misura dalla qualità dei legami e della coesione sociale che essa è in grado di promuovere e tutelare, anche attraverso le forme di un nuovo welfare». In questo senso giovani e donne, considerati dal mercato come soggetti da colonizzare o mercificare, sono presentati nel libro come risorsa di energie e di creatività, modelli di stili di vita alternativi, patrimoni di socialità e gratuita.

Il volume si articola in quattro sezioni. Nella prima è proposta la riflessione culturale e politica delle Acli su questi temi, curata in particolare dal Dipartimento welfare, dal Coordinamento donne e dai Giovani delle Acli (Ga).

Nella seconda trova spazio la ricostruzione dello scenario economico alla luce della crisi planetaria in corso (Leonardo Becchetti, Povertà e impoverimento tra crisi e economica e politiche sociali) e la sua ricaduta sui consumi, con particolare riguardo a quelli femminili e giovanili (Maura Franchi, Il senso del consumo alla prova della crisi economica). In parallelo viene riconosciuta l’importanza che storicamente l’ambito economico e i consumi hanno avuto per l’affermazione sociale di queste categorie (Emanuela Scarpellini, I consumi nella storia e nell’identità degli italiani) fino agli sviluppi più recenti, rappresentati dalle forme responsabili di consumo anche in settori finora inediti e tradizionalmente associati all’interesse di giovani e donne come quello della moda (Emanuela Mora, Moda critica tra etica ed estetica).

I temi affrontati in questa sezione trovano rispondenza nell’indagine i cui risultati sono illustrati nella terza parte del volume (Federica Volpi, David Recchia, Modelli culturali, economici e di consumo al femminile). Una ricerca condotta all’interno del mondo aclista che offre uno spaccato sulla presenza tra le donne di un immaginario economico alternativo e di comportamenti consapevoli già presenti e operanti in una parte della popolazione italiana. Nella quarta parte vengono quindi descritte alcune esperienze significative nell’ambito dei consumi responsabili, realizzate sia all’interno che all’esterno della rete delle Acli. Il volume si chiude con una riflessione sui modelli economici e di consumo alternativi come possibile forma di lotta alla povertà, nell’anno europeo ad essa dedicato (Giuseppina Sola).

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