Non profit

I frutti (tardivi) di Fertilità: in arrivo nove milioni

Sbloccati i fondi del 2006

di Redazione

Dopo oltre tre anni di attesa arrivano a 73 imprese sociali
i finanziamenti del programma di sostegno destinato alle aree svantaggiate del PaeseL’interrogazione parlamentare dell’onorevole Santo Versace con data 24 settembre 2009 è rimasta senza risposta formale, ma ha ottenuto – dopo cinque mesi – la riposta sostanziale, quella che più conta. Il 19 marzo infatti il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha comunicato la firma della convenzione tra lo stesso ministero e Invitalia, con lo sblocco di 9 milioni di euro per il bando Fertilità. Le cooperative sociali che vi hanno partecipato, una risposta la aspettavano da molto più tempo: per la precisione dal 20 ottobre 2006, data della scadenza del bando. Si chiude così il prologo di una vicenda che dentro la stessa Invitalia non esitano a definire «anormale».
Al secondo bando di Fertilità, programma di sostegno per le imprese sociali nelle aree più deboli e svantaggiate d’Italia, nel 2006 parteciparono 171 progetti, mentre ce se ne aspettava un’ottantina: 73 di essi furono ritenuti ammissibili al finanziamento e messi in graduatoria. Per i primi 19 la richiesta della documentazione relativa alla progettazione esecutiva partì subito, tanto che molte cooperative, confidando nell’impegno del ministero, avviarono investimenti importanti: questi due anni di limbo, per loro, hanno significato una crisi finanziaria gravissima, denunciata con forza a dicembre 2009.
Che succede ora? Le delibere per far partire i primi 16 progetti portano la data del 1° marzo 2010: uno ha rinunciato e per due sono sorti dei problemi. I contratti relativi stanno partendo in questi giorni: l’impegno finanziario complessivo è di 2,6 milioni di euro, con una media di circa 150mila euro per ciascuno, un progetto arriva a 200mila. Una scelta intenzionale, fatta anche in base agli esiti del primo bando Fertilità, in cui l’impegno medio di spesa era stato di 183mila euro, ma poi l’erogazione media si era fermata a 150mila. Invitalia ha già contattato anche i successivi 17 progetti della graduatoria, dando 30 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo. La stima è di arrivare in fondo alla graduatoria, anche se questo non vuol dire che tutti i 73 progetti ammessi saranno effettivamente finanziati: vuoi per rinunce spontanee, vuoi perché qualcuno nel frattempo potrebbe aver perso i requisiti.
Oltre a quella della «storia infinita», c’è un’altra critica che viene spontaneo muovere a Fertilità. E viene da un’operazione matematica: 9 milioni di euro diviso 73 progetti fa pochino, circa 123mila euro a testa. «Era meglio, con un po’ di coraggio, mettere più risorse o, impossibilitati a farlo, finanziare meno progetti ma con più denaro, scommettendo sul loro “effetto leva”», ha osservato Flaviano Zandonai sul suo blog.
Critica respinta al mittente: è già un miracolo, infatti, che i soldi siano così tanti. Il bando, nel 2006, prevedeva 2,9 milioni di euro, avanzati dal bando del 2000/02. Sono triplicati in quattro anni, solo grazie ai risparmi di gestione di quel primo bando: sei milioni di euro sbucati dalla differenza tra le erogazioni effettive e gli impegni previsti. Siamo sicuri che sia una buona notizia?

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