Cultura

Un modello? Inseguite Sydney

Parla Giuliano Koten, icona dello sport per disabili.

di Redazione

Olimpiadi sostenibili? Gli occhi di Giuliano Koten, fondatore della Fisd (federazione italiana sport disabili), presidente dell?Ash (Associazione sportiva handicappati ), ma soprattutto atleta disabile plurimedagliato, si illuminano. Tre anni fa è stato in Australia per accompagnare un suo atleta. “Mai visto niente di simile”, racconta, “tutta la città, e non solo le zone di gara, era preparata ad accoglierci”. A Sydney, infatti, le stazioni erano attrezzate con gli scivoli per permettere anche alle carrozzine di salire e scendere dai treni, e gli alberghi avevano vie di fuga senza scalini. Le Olimpiadi hanno lasciato agli abitanti una città davvero attenta alle esigenze di tutta la popolazione e anche sul piano dell?impatto ambientale “i risultati sono stati soddisfacenti”, come testimonia Fabrizio Fabbri, direttore scientifico di Greenpeace, “anche se gli sforzi furono davvero notevoli, visto che gli organizzatori cercavano di sfuggire gli impegni presi e abbiamo dovuto tenere costantemente gli occhi aperti”. Tanta attenzione ha però prodotto le prime Olimpiadi estive senza il pvc (una delle plastiche più tossiche con cui volevano costruire anche la mascotte dell?evento), senza cloro nelle piscine, con una rete di trasporti urbani a bassissimo impatto inquinante, con impianti turistici realmente alla portata di tutti e strutture espositive completamente rimovibili. Un miracolo che Torino potrà rivivere? Secondo Fabbri le possibilità di ricalcare l?esperienza australe sotto la Mole sono vicine allo zero. “Un conto è attrezzare una città, molto diverso realizzare Olimpiadi sostenibili in un ambiente montano, di per sé a rischio frane”. Greenpeace fin dalla prima ora si è infatti dichiarata contraria a portare i cinque cerchi in Piemonte, “perché non ha senso pensare alla pagliuzza della plastica tossica, se poi si rade al suolo un bosco intero per fare spazio al trampolino olimpico che, una volta chiusa la manifestazione, non servirà proprio a nessuno”.


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