Non profit
«Nessuno dubiti: il 100% delle donazioni finisce in solidarietà»
La replica del commissario straordinario Francesco Rocca
di Redazione

«Noi non tratteniamo nulla, nemmeno le spese del personale»«La Croce Rossa non è stata commissariata perché ha speso male i soldi dello tsunami ma per le vicende del Corpo militare». Il commissario Francesco Rocca difende la trasparenza dell’ente pubblico che guida da novembre 2008.
Vita: Commissario, che percentuale delle somme raccolte destinate alle spese di gestione dell’attività di fund raising? Massimo il 30% come nel non profit?
Francesco Rocca: Lo 0% perché, a differenza del non profit, non abbiamo costi di personale amministrativo. Il nostro è già spesato dalla Croce Rossa. Non tratteniamo nulla. Anzi, taglio le mani a chi pensa di fare una cosa del genere.
Vita: Avete un organo preposto per la raccolta, gestione e rendicontazione delle elargizioni?
Rocca: No, perché già abbiamo un organismo, il collegio dei revisori, che controlla ogni euro di spesa. Le somme donate sono finalizzate e possono essere utilizzate solo per l’obiettivo per cui vengono richieste. Per questo raccomandiamo sempre di indicare la causale, l’emergenza cioè a cui sono destinate, altrimenti le liberalità finiscono nel bilancio ordinario dell’ente.
Vita: Sul sito avete iniziata a pubblicare i rendiconti. Perché?
Rocca: È il segno della mia gestione. Vogliamo dare conto ai donatori della corretta finalizzazione del denaro affinché non si generino equivoci. Il punto, se vogliano essere precisi, è che non basterebbe neanche dire per cosa sono stati spesi i soldi ma come.
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