Cultura

L’ambasciatrice di Obama a tu per tu con Yalla

È la delegata della Casa Bianca per le comunità musulmane. «La vostra è un'esperienza incredibile», ha detto

di Martino Pillitteri

«Avete dato voce a chi non l’aveva ed avete messo in piedi un’esperienza incredibile». Parola di Farah Pandith (nella foto) alle redattrici e ai redattori di Yalla Italia in un incontro avvenuto nella redazione di Vita lunedì 15. Farah Pandith è la prima Special Representative of Muslim Communities dell’amministrazione Obama. È stata nominata in quel ruolo il 23 giugno 2009 da Hillary Clinton. La sua storia personale è un classico esempio di American dream diventato realtà. Nata in Kashmir e immigrata negli Usa da bambina, Farah è arrivata da occupare una posizione importante presso l’amministrazione Obama dopo aver lavorato presso l’Usaid e il National Security Council.
La Pandith ha ammesso come il cambiamento sia un processo lento, tuttavia qualcosa di nuovo è in atto. «Stiamo cercando di valorizzare ovunque le diverse comunità di musulmani. Ma soprattutto c’è una crescente consapevolezza, da parte sia dei musulmani americani che di quelli europei, delle sfide che ci attendono». C’è anche tanta disinformazione. Riferendosi al lavoro dei media, la Pandith ha sottolineato come «quello di positivo che sta succedendo all’interno della galassia musulmana non sia mai presentato con efficacia».
Incalzata dalla redazione di Yalla su quello che l’amministrazione Obama sta facendo nei confronti del mondo musulmano dopo il celebre discorso del Cairo, la Pandith ha sottolineato che non solo è cambiato il tono della comunicazione di un inquilino della Casa Bianca verso il mondo musulmano, ma è cambiata anche la dinamica della comunicazione stessa. «Obama non parla al mondo musulmano. Obama parla con i musulmani. Si possono cambiare le politiche sono se si parla con le persone che non sono nelle élite». Ma lo sforzo maggiore deve venire dai diretti interessati. Alla redazione di Yalla, la Pandith ha dispensato questi consigli:«Dovete essere in grado di costruire partnership. Se scoprite un personaggio con delle capacità particolari, prendete il telefono e chiamatelo. Dovete fare la differenza attraverso i buoni esempi».

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