Cultura

Iraq: il Papa e l’imperatore

Bush: "Non ci faremo influenzare dal Papa"

di Riccardo Bonacina

L’imperatore e il Papa. Bush, ieri è andato giù pesante. L’aveva già fatto Condoleza Rice, e altri papaveri dell’amministrazione americana. Ieri però lo schiaffo al Papa è stato portato con forza e con perfidia. Tramite il suo portavoce (sic!) l’imperatore ha detto: “Non ci faremo influenzare dal Papa, ogni Capo di Stato ha diritto di dire la sua, anche il Vaticano”. Un messaggio breve capace però di destituire l’autorità morale e universale del Papa riducendola ad opinione di un Capo di uno Stato piccolo piccolo e ininfluente. Il conflitto tra il cristiano Bush e il Papa è durissimo e si intrecciano colpi di teologia (dalla spedizione di Novack in Vaticano alla propaganda via Internet sul sito catholicjustwar.org) a colpi sferrati direttamente sul campo del potere temporale. Oggi la risposta del Vaticano con la convocazione di 170 ambasciatori chiamati a raccolta dal cardinal Tauran.


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