Sostenibilità

Fa’ la cosa giusta… fa boom

La VII edizione chiude con un + 30% di visitatori. Intervista audio a Giovanni Petrini

di Giulio Leben

Cala il sipario sulla settima edizione della fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, in arte “Fa’ la cosa giusta”. Una tre giorni che ha battuto tutti i precedenti record: 65mila visitatori, pari a +30 per cento rispetto all’anno scorso.

Numeri, ma non solo numeri, per un fenomeno in crescita “che testimonia la voglia di alternativa a modelli economici, ma anche culturali” ci dice Giovanni Petrini, coordinatore nazionale dell’evento, e di cui il settimanale VITA ha recentemente pubblicato un’intervista.

Ma i numeri – per quanto importanti – non bastano per capire la portata del fenomeno. E’ sempre Petrini a sottolinearlo nell’intervista audio che i lettori di VITA.it possono ascoltare cliccando nella sezione multimedia qui a fianco. E che a VITA.it anticipa il tema per la prossima edizione: il cibo.

Ma veniamo alla settiman edizione, quella appena trascorsa. Il posto d’onore di quest’anno è stato occupato dalla moda critica, a cui era dedicata la sezione speciale Critical Fashion. Molte anche le altre novità, tra cui i partecipatissimi orti didattici, il kit per realizzare il proprio “orto sul balcone”, la sezione dedicata ai Servizi sostenibili per le imprese e la Scuola di AltRa Amministrazione, che ha raccolto circa 200 amministratori locali da tutta Italia, allo scopo di scambiare pratiche di eccellenza nella gestione della pubblica amministrazione (dedicati a 5 temi: dalla gestione del territorio all’impronta ecologica della macchina comunale, dalla gestione dei rifiuti alla mobilità sostenibile ed ai nuovi stili di vita).

I laboratori creativi, sono stati sempre affollati, in particolate quelli di auto-produzione di “pani del mondo”, di lavoro a maglia, uncinetto e realizzazione di carta artigianale. Non sono mancati, per i più piccoli, il laboratorio di falegnameria per bambini e il laboratorio di scrittura creativa, insieme a molte altre attività di intrattenimento e animazione, tra cui la gara di smorfie e i giochi d’altri tempi.

L’edizione di quest’anno, oltre ad una forte connotazione nazionale, con espositori dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ha anche rafforzato i legami internazionali. Punta di diamante di questa sezione “globale” è stata la Mostra EcoChic Milan, in fiera grazie al contributo di Okinawa: diciotto creazioni di alta moda realizzate da designer del calibro di Diane von Furstenberg, Ivana Basilotta, John Rocha e José Castro, stilisti che da sempre dedicano grande importanza agli aspetti “critici” e responsabili delle loro produzioni. A rafforzare l’allure internazionale di Fa’ la cosa giusta! 2010, anche Patrizia Iacino da New York, in arte Globalcoolo, che trasforma gli elastici usati per fermare le verdure e molti altri materiali “di recupero” in meravigliosi accessori. Di livello europeo, invece, la presenza di associazioni, studiosi e redazioni dei giornali di strada dalla Polonia al Portogallo.

Fa’ la cosa giusta! 2010 ha fatto segnalare la presenza di molti buyer, dal settore alimentare – che hanno approfittato della ricca proposta di specialità regionali e tradizionali da tutto lo stivale – a quello della moda, che ha attinto alle molte eccellenze della creatività artigianale a “kmZero”e del Made in Italy sostenibile.
Ricco anche il programma culturale di quest’anno. Da segnalare in particolare l’elevato livello del convegno sulle mafie tra nord e sud Italia, a cui sono intervenuti Don Luigi Ciotti e Umberto Di Maggio, di Libera, il testimone di giustizia Pino Masciari, l’attore Giulio Cavalli e il giornalista Piero Colaprico.

Link dell’evento: http://falacosagiusta.terre.it/


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