Cultura

Iraq: un “No alla guerra” in sedici punti

Sette campagne, otto iniziative, un sito Internet: sedici punti per dire "no alla guerra".

di Redazione

Il Gruppo di lavoro tematico (GLT) “Nonviolenza e Conflitti” della Rete Lilliput ha voluto mettere insieme le tantissime azioni oggi in corso contro la guerra in Iraq che raccolgono,dal locale al nazionale, milioni di cittadini italiani in una sola voce di contrarietà al conflitto preannunciato. “.ogni lotta per la giustizia passa per la prova di cinque tappe:l’indifferenza, il ridicolo, la calunnia, la repressione, il rispetto”(Gandhi) E ORA, CHE FARE? A) LE CAMPAGNE: 1) STOP ESSO WAR 2) “Pace da tutti i Balconi!” 3) Scelgo la non violenza 4) Campagna 185+ network sul disarmo: 5) Fuori l’Italia dalla Guerra: 6) Fuori la Guerra dall’Europa 7) Chiedi un voto di pace : 8) I Gruppi di Azione Nonviolenta: B) E POI? 1) Biciclettate nonviolente: (dal GAN di RE) 2) Ora di silenzio: (Nodo Torino) 3) Dillo di persona: (Beati i Costruttori di Pace) 4) Via Crucis “Pordenone-Base Usaf di Aviano” 5) Mongolfiere di Pace 6) Blocco dei treni (?!) 7) Disarmiamo EXA 2003 8) Sciopero generale contro la guerra. C) UN’AZIONE NONVIOLENTA… MA QUALE? http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/ “La macchina da guerra si incepperà e si fermerà se noi rifiutiamo di comprare quello che i signori della guerra ci vendono: le loro paure, la loro versione della storia, le loro armi, il loro concetto di inevitabilità, il loro stile di vita opulento e il loro stato di privilegio assunto a valore di democrazia e di libertà. Noi siamo tanti e loro sono pochi. Hanno più bisogno loro di noi di quanto noi ne abbiamo di loro. Questa guerra tutti insieme la possiamo fermare, un mondo senz’armi è possibile”. (Floriana, “Parole e Musica contro la guerra”, Milano febbraio 2003) Il ricorso alla guerra come mezzo per battere il terrorismo internazionale è incongruo ed irrazionale: il terrorismo è una forma di violenza politica che si caratterizza per la sua imprevedibilità e per il carattere indiscriminato delle vittime, immancabilmente innocenti; la guerra,come risposta ad esso, è violenza parimenti indiscriminata, che produce la quasi totalità delle vittime tra le popolazioni civili ed alimenta la spirale di odio, madre di tutti i terrorismi. Stiamo assistendo alla rilegittimazione della guerra come strumento di governo del mondo, preannunciata dal documento strategico americano del 17 settembre 2001. Per contrapporsi alla logica della guerra, Rete di Lilliput ha partecipato convinta, alla grande giornata di mobilitazione mondiale per la Pace del 15 febbraio a Roma per dire a chi ci governa con la forza inequivocabile e ineludibile di tre milioni di persone (SOLO A ROMA) che la maggioranza degli Italiani è contraria a questa guerra. Ma ora?? Come sfruttare l’incredibile carica energetica donataci dall’aver vissuto questa storica giornata per la Pace?? Il 15 febbraio non è stato e non deve essere considerato come un punto di arrivo nella nostra lotta di opposizione alla guerra. Il 15 febbraio è solo parte del nostro percorso verso un mondo senz’armi e senza guerre. Rete Lilliput continuerà ad essere presente con il suo apporto agli incontri con altri soggetti attivi nel movimento contro la guerra. Il coordinamento di associazioni (www.fermiamolaguerra.it )che ha organizzato la grande manifestazione di Roma intende andare avanti con altre proposte di opposizione collettiva alla guerra. Girano già varie idee, sarà premura del GLT-NV tenere prontamente informate/i le lillipuziane e i lillipuziani. Ma ora: che fare?? Ancora una volta la guerra è una mera rappresentazione sotto forma di violenza diretta della quotidiana violenza strutturale e culturale generate dalla società attuale. Condannando l’enorme violenza diretta usata dal terrorismo, non dimentichiamo però che nel mondo c’è una più profonda violenza strutturale che si esercita nell’oppressione politica,nello sfruttamento e nell’ingiustizia economica. Siamo convinti che solo attraverso la lenta via del dialogo e della riconciliazione, si possano cambiare le cose in questo mondo. Ecco perché Rete Lilliput tutta ha deciso di incamminarsi verso la difficile strada della nonviolenza. Nonviolenza che è un percorso, sia di formazione e di cambiamento personale, che di comunicazione e confronto verso altri soggetti esterni alla Rete. In questa doppia ottica si inseriscono le campagne emerse all’Assemblea programmatica di Vico Equense e le proposte elaborate all’ultima riunione del GLT a Firenze. Per aiutare i nodi ad applicare le campagne scelte a Vico, sono stati creati dei gruppi di lavoro e dei referenti per ogni campagna che saranno a disposizione ed a supporto dei lillipuziani, si è inoltre proposto che all’interno di ogni nodo ci sia un referente di collegamento per le campagne che il nodo sceglierà di seguire. Il percorso di formazione alla nonviolenza è fondamentale, ed a tal proposito, è stato inserito sul sito nazionale(http://www.retelilliput.org) un elenco di formatori, che potranno aiutare i nodi nel loro lavoro. 1) STOP ESSO WAR www.stopessowar.org Dobbiamo continuare ad evidenziare la sporca connessione tra guerra e petrolio, che mai come in questo conflitto è evidente, essendo l’Iraq il secondo produttore al mondo di petrolio. Proprio per questo motivo Rete Lilliput ha deciso di essere promotrice (assieme a Greenpeace, Bilanci di Giustizia, Centro Nuovo Modello di Sviluppo e Botteghe per il commercio equo e solidale) della campagna StopEssoWar, invitando i consumatori a non rifornirsi più alla Esso. Sarà proprio la multinazionale americana,infatti, a fornire il carburante all’esercito americano. La fornitura comprende anche l’approvvigionamento alle basi italiane continentali (tra cui Vicenza,Camp Darby, Napoli ) ed insulari (Sicilia, La Maddalena, ecc). La Esso sarà la compagnia che piu’ di altre trarrà profitti dalla conquista dell’Iraq e dei suoi pozzi petroliferi. Vogliamo provare a mettere in rete le varie iniziative e esperienze, interne ed esterne a Lilliput, per provare anche (grazie ai contributi del GLT Impronta ecologica e solidale) a formulare delle proposte concrete sull’utilizzo di energia alternativa al petrolio. Referente per Rete Lilliput: Enrico Pezza enricopezza@libero.it torna su 2) “Pace da tutti i Balconi!” www.bandieredipace.org Tramite un piccolo gesto rendere visibile il nostro dissenso alla logica militarista. Enorme successo e impatto in tutta Italia. Quando, partendo dall’idea di alcune/i di noi un semplice gesto individuale di opposizione alla guerra diventa un’azione collettiva!! Referenti per Rete Lilliput: Massimiliano Pilati glt-nonviolenza@retelilliput.org , Tiziano Tissino t.tissino@itaca.coopsoc.it , Lula Mucci lucasmtm@virgilio.it e Nicoletta Landi nlandi26@libero.it torna su 3) Scelgo la Nonviolenza http://www.retelilliput.org/scelgolanonviolenza.asp La campagna si articola su due punti: 1. Una dichiarazione di obiezione di coscienza nella quale ci si dissocia dalla politica di difesa del nostro paese e dalla NATO, evidenziando l’incostituzionalità, l’immoralità intrinseca di scelte aggressive e la funzionalità al sistema economico di rapina nel confronti dei Paesi impoveriti del sud del mondo; con essa che inviamo al Capo dello stato, in quanto massima autorità della Repubblica e al presidente del consiglio, ci dichiariamo obiettori di coscienza alla guerra e alla sua preparazione: ci dichiariamo pertanto indisponibili ad essere reclutati per la preparazione o per l’attuazione di una guerra. 2. Per dare un segnale positivo, costruttivo, di ricerca di alternative alla guerra, aggiungiamo una dichiarazione di opzione per la nonviolenza attiva che si concretizzi attraverso l’assunzione di impegni nel campo della formazione ed educazione alla pace, partecipazione e/o sostegno a iniziative di alternativa alla guerra come risoluzione dei conflitti: nella guida a questa “obiezione del cittadino” indichiamo una serie di esempi dove forze, tutte basate sul volontariato, con risorse insignificanti se paragonate a quelle destinate ai militari, hanno tentato degli interventi in zone di conflitti: nei Balcani, in Africa, Medio Oriente ecc.. Referente per Rete Lilliput: Luciano Capitini capitps@libero.it. scelgolanonviolenza@retelilliput.org 4) Campagna 185+ network sul disarmo: Bloccare l’approvazione del disegno di legge di iniziativa governativa che, con la scusa della ratifica dell’accordo di Farnborough, stravolge l’attuale normativa sulla produzione ed il commercio di armi pesanti. La campagna ha già fatto numerose mobilitazioni ed azioni, alle quali la Rete di Lilliput ha dato un apporto notevole. L’azione di pressione sul parlamento e sensibilizzazione dell’opinione pubblica proseguirà fino alla conclusione dell’iter parlamentare del disegno di legge. La raccolta firme elettroniche è sul sito di Vita. In prospettiva l’ipotesi è di costituire un network italiano (collegato con analoghi organismi europei) sulla tematica degli armamenti. Le risorse della Rete che già si sono impegnate nella Campagna vogliono continuare a seguire questo percorso e hanno ricevuto mandato dall’Assemblea di Vico Equense per poterlo fare. Referenti per Rete Lilliput: Riccardo Troisi riccardo.troisi@libero.it , http://www.retelilliput.org Referente per Vita Riccardo Bagnato vita.it Francesco Vignarca yugodai@tin.it torna su 5) Fuori l’Italia dalla Guerra: www.emergency.org per sostenere la proposta di Emergency “Norme per l’attuazione del principio del ripudio della guerra sancito dall’articolo 11 della Costituzione e dallo Statuto dell’ONU” Referenti per Rete Lilliput: Riccardo Troisi e Massimiliano Pilati torna su 6) Fuori la Guerra dall’Europa La Convenzione permanente di donne contro le guerre lancia una raccolta di firme e una campagna di informazione affinchè nella nuova Costituzione Europea venga inserito questo articolo. Vi invitiamo a firmare e far firmare. Tutte le firme saranno aggiornate ogni giorno al sito di Marea www.marea.it “Art. 1. I popoli dell’Unione Europea stipulano la presente Costituzione per fare dell’Europa un’area e un soggetto attivo di pace e costruire un futuro comune. L’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della pace, della dignità umana, della libertà, dell’eguaglianza, della solidarietà e dell’accoglienza nella valorizzazione di tutte le differenze, in particolare di quella di genere. L’Unione Europea ripudia la guerra come strumento per la risoluzione delle controversie internazionali; opererà attivamente ad un riforma democratica della Organizzazione delle Nazioni Unite, attribuendole, a parità di condizioni con gli altri Stati, i poteri necessari affinché possa assicurare la pace, la giustizia internazionale e il rispetto delle risorse naturali del Pianeta, nonché la libera circolazione delle persone, anche di quelle che vivono fuori dai confini europei”. Referenti per Rete Lilliput: Monica Lanfranco mochena@tn.village.it e Deborah Lucchetti d_lucchetti@virgilio.it torna su 7) Chiedi un voto di pace : Campagna di pressione sui parlamentari. Il 70% degli italiani e’ contro la guerra preventiva annunciata dagli Stati Uniti contro l’Iraq. Per favorire un’opposizione civile ed efficace al conflitto. Rete Lilliput lancia una petizione on line per raggiungere i parlamentari italiani con un appello a favore della pace. Dal sito http://www.retelilliput.org grazie ad un sistema ideato appositamente dai tecnici lillipuziani – e’ possibile per i cittadini italiani spedire al parlamentare del proprio collegio un messaggio contro la guerra. All’interno dell’appello vengono rivolte tre esplicite domande all’onorevole di turno: a) Quali iniziative ha assunto o intende assumere per prevenire questa catastrofe? b) E’ favorevole o contrario alla guerra contro l’Iraq? c) E’ favorevole o contrario al coinvolgimento dell’Italia nella guerra contro l’Iraq, anche attraverso un coinvolgimento indiretto (concessione delle basi e dello spazio aereo)? Con questo appello Rete Lilliput invita i cittadini ad effettuare pressione presso i deputati e i senatori affinche’ le istituzioni parlamentari, in quanto rappresentanti della popolazione italiana, agiscano responsabilmente in accordo con il diffuso rifiuto della guerra. Referente per Rete Lilliput: Riccardo Troisi. torna su 8) I Gruppi di Azione Nonviolenta: In molti nodi si sono avviati percorsi formativi al metodo nonviolento nella prospettiva della costituzione di Gruppi di Azione Nonviolenta, come formulata dall’Assemblea di Marina di Massa II. Il Gruppo di Lavoro Tematico Nonviolenza e Conflitti spera che questo processo di diffusione e promozione proceda nel modo capillare e decentrato fin qui adottato. Auspica che sia capace di raccogliere e dare risposta alle ondate di entusiasmo legate a particolari eventi esterni, ma anche di procedere con regolarità nei momenti di riflusso. A tal fine il GLT si propone di supportare il processo con un servizio di ascolto, risposta; connessione e valorizzazione di ciò che nasce dai nodi, rispondendo in maniera pronta e regolare alle esigenze e richieste delle realtà che si mettono in cammino. Il compito è stato affidato a un sottogruppo di lavoro aperto a tutti coloro che abbiano già compiuto qualche passo all’interno del processo da tempo avviato nel GLT. Attualmente operano in esso: Gabriele Cavalli del nodo di Lodi; Marco Forlani del nodo e del gan di Milano; Luca Giusti del nodo di Genova; Marco del nodo di Pisa; Pasquale Pugliese del nodo e del gan di Reggio Emilia. Referente per Rete Lilliput: Pasquale Pugliese puglipas@interfree.it torna su Chiediamo a tutte le lillipuziane e i lillipuziani di continuare ad attivarsi con mobilitazioni, azioni e iniziative locali per tenere alta l’attenzione alla guerra imminente e alle sue cause e renderne visibile il dissenso, creando una molteplicità di forme locali integrate in maniera libera e creativa. Come e cosa fare? 1) Biciclettate nonviolente: (dal GAN di RE) Scopo della biciclettata è quello di contribuire a spezzare il legame perverso tra il trasporto automobilistico, il bisogno di petrolio e le guerre, lottando in questo modo contro la causa strutturale della guerra in preparazione. Si tratta semplicemente di percorrere in fila indiana le vie della città con il messaggio “contro le guerre per il petrolio lasciamo a casa le automobili”, accompagnato da sventolanti bandiere arcobaleno di pace e nonviolenza issate sulle biciclette. torna su 2) Ora di silenzio: (Nodo Torino) Si invita tutti coloro che condividono il nostro amore per la pace e le nostre preoccupazioni per i rumori di guerra che si sentono con sempre più insistenza a raccogliersi ogni settimana in un’ora di silenzio per la pace per riflettere sulla necessità di cercare alternative all’uso della violenza nei conflitti a partire da noi stessi, e per rendere pubblico il nostro no ad ogni guerra. torna su 3) dillo di persona: (Beati i Costruttori di Pace) No alla guerra, dillo di persona al Governo: Un’azione diretta nonviolenta e popolare per ostacolare concretamente l’ingresso in guerra dell’Italia. Contribuisci anche tu, con un piccolo granello, ad inceppare la macchina bellica: parla con la Prefettura,Ufficio Territoriale del Governo in ogni provincia. Obiettivo della campagna: la campagna si propone di far pressione, tramite le Prefetture, sul Governo e il Parlamento affinché l’Italia non conceda alcun tipo di supporto logistico, militare e politico agli Usa e alla Nato per la guerra contro l’Iraq e, se nel frattempo questo supporto fosse stato concesso, esso venga revocato. Modalità di azione: Chiediamo a tutti i cittadini di recarsi personalmente presso la loro prefettura, oppure di contattarla telefonicamente, per esprimere il proprio no alla guerra e chiedere alla prefettura di farsi portatrice di questo messaggio presso il governo. Basterebbe un numero relativamente basso di persone per creare un impatto significativo. Con il crescere del numero delle persone coinvolte, si potrebbe arrivare a mettere in crisi, fino alla paralisi, l’intera macchina amministrativa e governativa. Referente per Rete di Lilliput: Tiziano Tissino dillodipersona@libero.it torna su 4) Via Crucis “Pordenone-Base Usaf di Aviano” domenica 6 aprile 2003, tutti coloro che hanno a cuore la giustizia e la pace e che per questo pensano valga la pena di esporsi. Ciascuno/a parteciperà con la propria sensibilità, con le parole e i gesti che avvertirà possibili. A noi sembra che il camminare insieme verso la pace possa comunque farci sentire uniti nella medesima direzione, nello stesso impegno. Referente per Rete di Lilliput: Tiziano Tissino torna su 5) Mongolfiere di Pace: Con le mongolfiere di carta e i palloncini ad elio invadiamo lo spazio aereo circostante e sovrastante le basi Nato ed impediamo il decollo dei bombardieri stragisti. Per documentazione richiedere a Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it torna su 6) Blocco dei treni (?!) Indicazioni alle lillipuziane e ai lillipuziani che intendono partecipare ai blocchi dei treni “armati”. Il Glt-nonviolenza e conflitti della Rete Lilliput condivide ed appoggia gli attuali tentativi in corso da parte del movimento tesi ad ostacolare e bloccare il transito di treni ‘armati’ sul nostro territorio e invita tutti i lillipuziani disponibili ad attivarsi e a partecipare. Essendo questa una pratica già più volte agita dai movimenti nonviolenti in Italia e nel mondo, ci sentiamo di poter dare alcuni minimi consigli di metodo: 1. si tratta di un’azione di disobbedienza civile, illegale e penalmente perseguibile: è giusto esserne consapevoli; 2. è importante che chi decide di prendervi parte valuti quindi preventivamente i rischi che è disposto ad assumersi e scelga di volta in volta, dichiarandole, le modalità della sua partecipazione; 3.sarebbe meglio non partecipare all’azione da soli, ma con un piccolo gruppo d’affinità, ancora meglio se già organizzato e formato come GAN; soprattutto se andate da soli, premunitevi con fazzoletti, acqua e limone, portatevi dietro i documenti d’identità, copritevi bene (sia per il freddo, che per i colpi…); 4. se iniziassero disordini o scontri violenti, soprattutto se provocati da manifestanti, dissociatevi immediatamente da essi e allontanatevi dal luogo dell’azione, magari proseguendone un’altra nei pressi, se possibile, ma con le vostre modalità; 5. insistete il più possibile perchè tutti i manifestanti chiariscano ed esplicitino consensualmente (preventivamente e durante il processo) la natura del ‘blocco’ (simbolico, reale, a tempo, a oltranza, botte incluse/escluse…), in modo tale da non trovarvi a gestire troppi imprevisti ‘interni’ (già ce ne saranno tanti ‘esterni’…!); 6. se ve la sentite, siate presenti e attivi nei momenti di contatto con la polizia e con la stampa, magari proponendovi anche tra i portavoce, in modo tale da limitare i rischi di strumentalizzazione e manipolazione dell’azione stessa. 7. cercate di favorire sempre la creazione di un clima a bassa tensione, se possibile ironico e giocoso, meno ‘militarizzato’ ed aggressivo possibile… 8. tenete sempre conto del contesto in cui la vostra azione è inserita, della gente che avete intorno e della sua sensibilità; ricordatevi che l’azione è inserita in un processo più ampio, che non è l’unica ‘battaglia’ da cui dipende o meno, in sè e per sè, il riuscire a ‘fermare la guerra’. 9. se avrete dei dubbi, state il più possibile in contatto (anche telefonico) con persone di cui vi fidate, con il vostro gruppo di riferimento; non abbiate paura di avere paura e di riconoscerla, e di chiedere aiuto e collaborazione a presenti o ad assenti, pesando però il meno possibile sullo svolgimento dell’azione stessa; torna su 7) Disarmiamo EXA 2003 Il nodo Lilliput di Brescia e il Gruppo di Azione Nonviolenta di Milano hanno iniziato a discutere sulle strategie e le iniziative da realizzare in occasione dell´edizione 2003 di Exa (Brescia dal 12 al 15 aprile). Exa è la più rinomata mostra italiana di armi leggere (terza in ordine di importanza a livello mondiale). Si presenta come mostra di armi ad uso civile e sportivo, ma è l´occasione per esporre anche armi antisommossa ed è la vetrina utilizzata dall´industria bellica italiana per pubblicizzare i propri prodotti che finiscono poi in tutto il mondo, compresi i paesi in conflitto armato. Come ricorderete l´anno scorso il Brescia Social Forum e il Nodo Lilliput di Brescia hanno promosso una serie di iniziative per contestare Exa. Anche quest´anno abbiamo intenzione di organizzare iniziative, manifestazioni, azioni dirette nonviolente contro Exa. All´interno di Rete Lilliput la mobilitazione unitaria per Exa 2003 è stata fatta propria dall´assemblea di Napoli-Vico Equense. Utilizzeremo la mailing glt-nonviolenza per informarvi e per farvi avere materiale in proposito. SITI SU EXA: Sito ufficiale di Exa: www.exa.it (guardate il logo!) Sito Brescia Social Forum: www.bresciasocialforum.org Sito Disarmare Exa (edizione 2002): www.bresciasocialforum.org/disarmiamoexa torna su 8) Sciopero generale contro la guerra. per bloccare il nostro paese cosi’ da impedire l’uso dell’esercito italiano per commettere stragi, e con la forza della democrazia e della legalita’ ricondurre alla ragione quel governo, quel parlamento e quel presidente della Repubblica che accettando di portarci in guerra avrebbero commesso un atto di alto tradimento del nostro ordinamento giuridico. Peppe Sini, responsabile del Centro di ricerca per la pace di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. e fax 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it Ora anche il coordinamento “Fermiamo la guerra” lavora su questo fronte. torna su C) UN’AZIONE NONVIOLENTA… MA QUALE? http://italy.peacelink.org/tuttigiuperterra/ TuttiGiuPerTerra: sito dove raccogliere le proposte e cercare una risposta. Si tratta di proporre la propria idea, od di esprimere il consenso su ciò che la società civile proporrà contro la guerra. TuttiGiuPerTerra è stato creato come strumento dove: 1.. inserire un’idea 2.. proporre un commento 3.. verificare il panorama delle proposte e infine, sapere cosa fare. mailto: tuttigiuperterra@peacelink.org Con una progressione gandhiana si può quindi passare dalle azioni di protesta e di espressione del dissenso personale (come l’esposizione delle bandiere della pace), ad azioni di non collaborazione attiva (come il boicottaggio dei prodotti petroliferi); per chi di noi volesse cimentarsi in qualcosa di più “forte” ci sono le azioni di disobbedienza civile (blocco/occupazione di luoghi di transito di materiale bellico o utile alla guerra, blocco/occupazione di siti militari, blocco/occupazione di sedi politico-istituzionali, azioni di disturbo ed ostacolo delle funzioni d’uso delle basi militari (mongolfiere…). Come ultimo scalino, in caso di guerra abbiamo azioni costituenti un governo parallelo , obbediente alle leggi della coscienza e della costituzione (costituzione di ‘unità di crisi’ permanenti (a Roma e altrove), emissione di comunicati linguisticamente formalizzati (Ministero della pace e della vera difesa), ispezioni presso le basi militari per verificare l’esistenza di armi di distruzione di massa sul nostro territorio e chiederne la distruzione immediata, delegazioni nelle prefetture, incontri con parlamentari e ministri (lobbing), appello per la costituzione locale di gruppi per l’azione diretta nonviolenta (GAN), istituzione e invio di CCP(Corpi Civili di Pace) nelle aree di guerra, convocazione di un’ONU dei popoli). Abbiamo cercato di elencare qui tutto quello che bolle nel calderone del movimento dei movimenti e soprattutto nella Rete di Lilliput. Occorre essere attive/i: QUESTA GUERRA SI PUO’ FERMARE!! Massimiliano Pilati (glt-nonviolenza@retelilliput.org) Referente del Gruppo di Lavoro Tematico “Nonviolenza e Conflitti” della Rete di Lilliput. torna su


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