Non profit
Il week end della farfalle
Da domani a domenica la raccolta fondi in 500 piazze
di Redazione

La Sesta Giornata Nazionale Uildm è arrivata. Dal 12 al 14 marzo soci e volontari dell’associazione (nella foto il banchetto dello scorso anno a Bergamo) saranno in oltre 500 piazze delle principali città italiane e distribuiranno – a fronte di un contributo minimo di 5 euro l’una e assieme a materiale informativo sull’Associazione e sulle distrofie e le altre malattie neuromuscolari – le Farfalle della Solidarietà, farfalline di peluche ripiene di ovetti di cioccolato.
«Sono legato da sempre a questa splendida associazione, pur non essendo io persona con distrofia» spiega Franco Bomprezzi, presidente nazionale Uildm dal 1998 al 2001. «Nella Uildm mi sentivo a mio agio per antica amicizia con il suo fondatore, Federico Milcovich, personaggio scolpito nella memoria dell’associazione. Lasciai subito la presidenza, alla fine del mio primo e unico mandato, nel 2001, convinto che nelle associazioni sia fondamentale il ricambio dei dirigenti, e la crescita di nuove energie. Avevo ragione: oggi Alberto Fontana, presidente di rara efficienza e concretezza, sta portando la Uildm a risultati di assoluta eccellenza, sia nel campo della ricerca clinica, sia della cura alle persone, basti pensare al Centro Clinico NEMO, a Milano».
In questo fine settimana nelle piazze italiane troveremo le farfalle, allegre e colorate, della Giornata Nazionale Uildm, «sarà chiesto di dare una mano, di spendere un po’ di euro, almeno con un sms solidale (al numero 45504, fino al 14 marzo). Quei soldi serviranno a migliorare i trasporti, a sviluppare buona comunicazione sui diritti, a favorire e consolidare l’attività di questa associazione che dimostra concretamente quanto sia importante che le persone con disabilità rappresentino se stesse e siano protagoniste del cambiamento sociale. Non è la “solita” raccolta fondi. È qualcosa di più, è una scommessa vinta con l’ottimismo del cuore e della ragione. Nel sito della Uildm le storie, le battaglie, le vittorie. Senza vittimismo, con orgoglio e tenacia. Come si deve» conclude Bomprezzi. (guarda qui lo spot)
Anche quest’anno la Giornata Nazionale Uildm è dedicata a Una città possibile, il progetto che si lega allo storico impegno dell’associazione contro tutte le barriere, architettoniche e culturali. Con esso la Uildm punta a garantire la mobilità delle persone con disabilità colpite da distrofie o altre malattie neuromuscolari e l’assistenza alle famiglie di queste ultime, in particolare nelle città che ospitano le sue 76 Sezioni provinciali, innanzitutto con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutte le persone coinvolte.
«I fondi raccolti l’anno scorso – ricorda il presidente nazionale Uildm Alberto Fontana – sono stati destinati alla formazione e al sostegno del volontariato a favore della mobilità delle persone con disabilità e delle loro famiglie sul territorio di ben 12 Sezioni Provinciali Uildm. L’obiettivo finale è di realizzare Una città possibile in ognuna di esse».
«Questo progetto – spiega Marco Rasconi, presidente della Sezione Uildm di Milano, una delle dodici dove sono stati investiti i fondi raccolti dalla campagna 2009 – ci ha permesso di incrementare i servizi di trasporto per i nostri soci, aiutandoci a coinvolgerli in maniera più attiva in tutte le nostre iniziative e a sviluppare servizi nuovi e utili, dall’accompagnamento a visite o sedute di fisioterapia ad attività legate al tempo libero e allo sport. Con quanto ottenuto lo scorso anno da Una città possibile siamo riusciti a declinare appieno e concretamente il concetto di mobilità, inteso come capacità di muoversi non solo in città, ma nella propria vita».
Per riuscire a mettere a disposizione i mezzi di trasporto attrezzati (furgoni) e le persone specificamente e altamente formate (volontari) che sono necessari alla realizzazione del progetto in oltre 70 città, servono però il sostegno e il contributo di tutti i cittadini, non solo di quelli già colpiti dalla realtà delle malattie neuromuscolari o della disabilità.
«Una città possibile 2009 – aggiunge Andrea Lombardo, presidente della Sezione di Catania – ci ha permesso e ci permette di svolgere un servizio di accompagnamento per tutti quei soci sprovvisti di un mezzo proprio, oppure impossibilitati a utilizzarlo. Offrendo loro, inoltre, la possibilità di partecipare alle attività promosse dalla Sezione e contribuendo a rafforzare il loro senso di appartenenza alla Uildm. Natale, un nostro Socio, ha dichiarato più volte che il servizio che abbiamo messo a disposizione lo ha reso più autonomo, facendogli riprendere tutti quegli interessi che nel tempo aveva dovuto accantonare».
Gli storici partner Fondazione Telethon e Avis, i nuovi partner Famiglie SMA e Asamsi (Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Spinali Infantili) e gli amici dell’Associazione Reiki RAU sostengono attivamente l’iniziativa con il contributo dei loro soci e volontari.
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