Formazione

World Down Syndrome Day. A tema la scuola

Il 21 marzo è la Giornata Mondiale delle persone con sindrome di Down. Una giornata di sensibilizzazione a favore dell’inclusione scolastica

di Redazione

Educazione, disabilità, integrazione. Un dibattito di forte attualità ma anche un percorso difficile, un obiettivo spesso disatteso nel suo significato più autentico dalla miopia della politica e da scelte economiche che non rispettano la diversità e il diritto all’educazione di tutti. Per questa ragione, per la Giornata Mondiale delle persone con sindrome di Down, in programma domenica 21 marzo, il Coordinamento Nazionale Associazioni delle persone con sindrome di Down ha scelto l’integrazione scolastica come tema fondamentale della campagna di sensibilizzazione per il 2010.

L’inclusione scolastica nelle classi normali è un percorso imprescindibile: gli alunni con sindrome di Down vanno a scuola per socializzare, apprendere e acquisire tutte le capacità, le competenze e gli strumenti indispensabili per conquistare una piena autonomia nella vita quotidiana e per poter poi avere delle concrete possibilità di accesso al mondo del lavoro. L’Italia si è distinta, prima in Europa, nell’innovativa scelta culturale di includere gli alunni con disabilità nella scuola di tutti. È questa la scuola del futuro in cui crede il CoorDown: una scuola senza barriere, che possa garantire il giusto sostegno e le necessarie risorse a tutti, nel pieno rispetto della diversità.

Oggi, in Italia, oltre 180mila bambini con disabilità sono iscritti alle scuole ordinarie. L’inclusione non riguarda solo i bambini con disabilità e il loro diritto allo studio, ma coinvolge anche le loro famiglie e tutti gli altri alunni che hanno così modo di conoscere le persone con disabilità e di confrontarsi con la ricchezza della diversità. Per non tradire questo primato culturale, e per non disilludere i progressi culturali, la scuola italiana deve imporsi un cambiamento di rotta rispetto ai forti tagli di bilancio e alle decurtazioni di organico che negli ultimi tempi hanno fortemente penalizzato gli alunni disabili. Per sviluppare al meglio le proprie potenzialità, gli alunni con sindrome di Down hanno bisogno di classi non numerose e di sufficienti insegnanti di sostegno qualificati.

La Giornata Mondialevuole promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’inclusione e vuole essere un’utile occasione di riflessione e di discussione sul reale percorso scolastico dei bambini e degli adolescenti con sindrome di Down.

Serve individuare i punti critici perché si possa migliorare la qualità del sistema scolastico e perché si possano offrire sempre maggiori occasioni di crescita, formazione e arricchimento. Il Governo ha emanato le Linee Guida per l’integrazione, che devono essere supportate da adeguati finanziamenti per la loro attuazione. Inoltre la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/09, all’articolo 24 ribadisce chiaramente il diritto all’educazione. Sempre la Legge 18/09 ha previsto l’Osservatorio sulla Condizione delle Persone con Disabilità, il cui compito è quello di individuare e segnalare le barriere e gli ostacoli che impediscono la piena affermazione dei diritti educazionali ai bambini con disabilità. Se un alunno con sindrome di Down non riesce a studiare non vuol dire che non ne abbia le capacità ma, come molto spesso accade, che non sia messo nelle condizioni di farlo perché mancano i sostegni adeguati. Il diritto all’educazione e allo studio degli alunni con sindrome di Down non può essere penalizzato dalla costante diminuzione delle risorse economiche a disposizione della scuola.


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