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COOPI e le donne: l’emancipazione femminile passa attraverso le opportunità lavorative
“L’emancipazione femminile passa necessariamente per un processo di conquista di opportunità lavorative, di riconoscimento di un ruolo produttivo nella società e del valore economico di questo impegno” spiega Karen Zamboni, rappresentante di COOPI in Sierra Leone per i progetti a favore delle donne.
Oggi 8 marzo ’10 a Freetown si tiene un grande evento di piazza in cui le donne, beneficiarie del progetto di COOPI “D come sviluppo, il futuro della Sierra Leone è donna”, incontreranno le autorità tradizionali per chiedere un impegno concreto per mitigare la violenza di genere.
In particolare sarà fatta pressione perché i meccanismi di risoluzione dei casi di violenza di tipo tradizionale (ancora estremamente diffusi secondo la cultura locale) siano più attenti ai diritti delle donne.
Sarà un forte esempio di leadership femminile, dato che l’evento è completamente voluto, pensato e organizzato dalle rappresentanti delle 5 associazioni agricole con le quali COOPI sta collaborando, e sarà la prima volta a Freetown che donne analfabete, senza cariche specifiche e di loro iniziativa, prenderanno la parola pubblicamente per affermare i loro diritti.
Aggiunge Karen: “anche in Italia, una donna senza una propria entrata economica, è più vulnerabile alla violenza domestica, perché nel momento in cui ne è vittima, è più vincolata al proprio partner dalla dipendenza economica e questo non le consente di concepire la possibilità di una via d’uscita dalla situazione di abuso”.
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