Welfare

Avib tramite per il lavoro in aziende italiane

Sono molte le aziende italiane che stanno aprendo una sede in Bielorussia. I ragazzi venuti in Italia per i soggiorni hanno il vantaggio di parlare italiano. E così nasce un progetto

di Sara De Carli

Parte una inedita collaborazione dell’AVIB con l’Ambasciata d’Italia e per le imprese italiane già in attività o che stanno aprendo nuove attività in Belarus. L’Avib infatti raccoglierà e trasmetterà i curricola di giovani ragazzi e ragazze bielorussi che conoscano la lingua italiana, e che siano interessati a lavorare nelle imprese italiane già attive in Belarus e in quelle numerose che stanno aprendo le loro attività a seguito degli ultimi accordi economici tra i due paesi.

«Si tratta di un importante riconoscimento del nostro ruolo di solidarietà ed anche del nostro impegno storico a seguire i giovani bielorussi oltre la minore età e lungo tutta la vita. L’esperienza dei soggiorni in Italia, e la conoscenza anche culturale e sociale del nostro paese, diventano quindi un credito importante per essere facilitati a trovare un lavoro, più stabile e vantaggioso di altri, in Belarus presso le nostre aziende. E’ un segno che abbiamo seminato in passato qualcosa che può essere utile al loro futuro», dice Avib presentando l’iniziativa.

I curricula

Le famiglie italiane che abbiano ospitato giovani bielorussi che oggi abbiano più di 18 anni, e che siano interessate a favorire il loro accesso al lavoro in aziende italiane in Bielorussia sono invitate – ovviamente con la piena adesione dei giovani interessati – a inviare una mail a presidenza@avib.it oppure una lettera a: Federazione AVIB, Raffaele Iosa, via Ariosa 35 A 48121 Ravenna, con un dettagliato curricolo del/la ragazzo/ragazza (sul sito di Avib l’elenco dei 12 elementi da mettere in evidenza, dal grado di conoscenza della lingua italiana alla formazione professionale).
 
Come funziona
L’AVIB raccoglierà tutte le domande di lavoro che saranno presentate, e le consegnerà via via con una propria banca dati al sistema che connette le diverse aziende italiane presenti in Belarus. Il servizio AVIB.POINT di Minsk seguirà caso per caso le richieste nel loro evolversi. «Precisiamo che il nostro servizio non sarà mai una “raccomandazione privata” ma una corretta e intelligente segnalazione di nominativi, lasciando poi piena responsabilità alle aziende di valutare i ragazzi», precisa Avib. Questo servizio è aperto esclusivamente alle famiglie che abbiano ospitato ragazzi bielorussi con associazioni attualmente iscritte all’AVIB. Queste famiglie, inoltre, dovranno aderire al servizio AVIB.POINT contribuendo con la quota annuale alle sue attività (vedi www.avib.it e il nuovo sito su AVIB.POINT), per garantire quindi l’assistenza complessiva alla domanda, ma anche per otenere tutti  gli altri utili servizi che AVIB.POINT garantisce in Belarus e in Italia.
Il servizio, infine, è aperto anche alle famiglie che aderiranno all’Associazione di amicizia Italia-Belarus, che raccoglie tutti coloro che sono interessati a consolidare azioni di amicizia tra i due paesi,  ed è aperta anche alle famiglie e ai giovani che hanno terminato l’epoca dei soggiorni nel periodo della minore età e che hanno ancora rapporti tra loro.

Info: www.avib.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA