Non profit

Sud del mondo: nuovo appello contro il deficit

Gli interessi sui debiti del Terzo mondo sono ormai quasi pari alle cifre ricevute in prestito

di Redazione

Il Sud del mondo continua ad avere grossi debiti con la Banca mondiale e, nonostante in favore della loro totale cancellazione o riduzione si siano mossi Bill Clinton e la Chiesa Cattolica, la situazione rimane grave.
Alcuni mesi fa ?Vita? aveva dato voce ad una campagna della Fondazione Emmanuel che chiedeva ai Grandi della terra riuniti per il G8 di alleviare la pressione dei creditori. Da allora molte associazioni ed organizzazioni non governative, tra cui i missionari della Cei e la Caritas internazionale, hanno cercato di sensibilizzare l?opinione pubblica sul fatto che l?eliminazione del debito è una condizione fondamentale per poter trasformare i rapporti con i Paesi in via di sviluppo da assistenzialismo in vero e proprio commercio.
Ma purtroppo non basta, la ?lista poveri altamente indebitati? stilata dalla Banca mondiale aumenta. Per questo nei giorni scorsi la campagna è stata rilanciata sugli organi di stampa con tutti i suoi i impressionanti dati: dal 1980 al 1992 i Paesi in via di sviluppo hanno rimborsato ai loro creditori 1.662 miliardi di dollari, di cui ben 772 per interessi e 890 per effettivi rimborsi di capitali. Tre volte tanto quello che avevano ricevuto. Lo sviluppo di molti paesi del Terzo mondo va sostenuto anche riducendo il debito che molti di loro hanno contratto con il Nord, soprattutto tenendo conto che i debiti, in cifra assoluta, sono modesti e si potrebbero cancellare senza conseguenze significative per i creditori.
Per sostenere la campagna contro il deficit dei Paesi poveri, basta contattare la Fondazione Emmanuel, Villa Maristello, str. prov. Lecce-Novoli Km 5, 73100 Lecce; tel. 0832/228442.

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