Non profit
A Pavia corsia preferenziale all’Ospedale San Matteo
A seguito della firma di un protocollo d'intesa tra Comune e Fondazione IRRCS
di Redazione
Una corsia preferenziale per i disabili pavesi bisognosi di cure. Per questi pazienti sara’ piu’ facile accedere agli ambulatori, al pronto soccorso e ai ricoveri, grazie a un protocollo d’intesa sottoscritto oggi dalla Fondazione Irccs Policlinico San Matteo e dal Comune di Pavia.
L’accordo prevede un percorso sanitario facilitato per le persone monitorate dai Centri diurni per disabili, dal Centro socio-educativo e dalle Comunita’ alloggio presenti in citta’. Un progetto pilota che si ispira a un modello gia’ sperimentato all’ospedale San Paolo di Milano (Progetto Dama), e che dovrebbe essere esteso in futuro all’intera popolazione dei diversamente abili. Il protocollo non comprende le situazioni di emergenza, di competenza del 118.
Per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali – spiega una nota – i familiari o gli stessi pazienti possono chiamare il Centro unico prenotazioni (Cup) per richiedere massimo due prestazioni. Nel caso il disabile necessiti di piu’ di due servizi, potra’ contare sulla chiamata di un operatore entro 24 ore. Entro 5 giorni dalla richiesta, saranno comunicate le date degli appuntamenti per le prestazioni.
All’appuntamento, quindi, il paziente sara’ ricevuto e accompagnato per tutta la permanenza dal personale sanitario del San Matteo. In caso di accesso al pronto soccorso, al disabile sara’ garantito un codice prioritario (Percorso Dama), nel rispetto delle urgenze e delle emergenze presenti in quel momento. Sara’ ammesso un solo familiare che accompagna il paziente.
Quanto ai ricoveri, infine, sia per quelli urgenti che per quelli programmati il protocollo prevede alcuni servizi alberghieri destinati all’accompagnatore. La direzione medica di presidio si impegna a formare il personale dedicato ai disabili. “Si tratta di un passo in avanti di fondamentale importanza – commenta il sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo – perche’ l’attenzione ai diversamente abili e’ non solo un dovere, ma un atto di pari opportunita’ e responsabilita’”.
Secondo Alessandro Moneta, presidente del San Matteo, “questo protocollo e’ un valore aggiunto della Fondazione verso chi ha un problema in piu’ e deve essere aiutato”. E’ infatti il paziente “che deve essere messo al centro dell’assistenza. Non a caso, abbiamo messo a punto un percorso personalizzato e tagliato sulle esigenze di ognuno per dare servizi semplificati a chiunque”. Il protocollo, sottolinea l’assessore comunale ai Servizi sociali, Sandro Assanelli, “conferma l’aiuto a tutto campo del Comune verso queste persone. La sfida e’ costruire una citta’ fruibile da parte di tutti e senza barriere di alcun tipo”.
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