Politica

«Servizio civile, futuro a rischio»

Per la prima volta il sottosegretario ammette che il Scn potrà non esistere più

di Redazione

«C’è il rischio che non possa continuare a esistere nel futuro». A dirlo è stato il sottosegretario Carlo Giovanardi che questa mattina è intervenuto alla presentazione della settimana della donazione del sangue dei volontari in Servizio civile nazionale. « Una macchina può essere bellissima ma senza benzina sta ferma», ha aggiunto Giovanardi.  

 I volontari del Servizio civile nazionale sono in netto calo rispetto ai primi anni di attività. Il Servizio, nato nel 2001, contava oltre 22 mila volontari nel 2003 e ha sempre superato le 40 mila unità nel triennio 2005-2007. Ma la situazione è cambiata, con 27 mila volontari nel 2008 e 30 mila l’anno scorso. Questi i numeri diffusi oggi a Palazzo Chigi.

Dal 2001 ad oggi sono stati 254.886 i volontari del Servizio civile, ma dalla fotografia emerge negli ultimi anni qualche difficoltà. «Il Servizio civile nazionale – spiega Giovanardi – svolge un’attività fondamentale, è una scuola di preparazione e formazione per i nostri giovani. Venerdì sarò dal capo dello Stato per i festeggiamenti del Servizio e ricorderò quanto di buono è stato fatto in questi anni. C’e’ la necessità assoluta di mantenere questo Servizio civile e sarà ribadito sia a Napolitano che al Governo». La speranza di Giovanardi è di  tornare al numero di volontari del triennio 2005-2007 ma per farlo occoree che ci sia la «volontà di stanziare fondi aggiuntivi per il Servizio civile. Spero almeno che si stabilizzi questo sistema in modo da garantire, ogni anno, l’entrata di 30 mila nuovi ragazzi».

«Siamo contenti che, con un ritardo di circa 12 anni, il sottosegretario Carlo Giovanardi abbia sposato la nostra proposta che per il servizio civile si debba prevedere un meccanismo dove si decide prima quanti giovani occorrono per difendere la Patria senza armi e poi di conseguenza trovare i fondi necessari per farli partire”. È quanto ha dichiarato Massimo Paolicelli, Presidente dell’Associazione Obiettori Nonviolenti, commentando le dichiarazioni fatte oggi dal sottosegretario Carlo Giovanardi.

«Desta preoccupazione invece – prosegue Paolicelli – il fatto che il ministro rilasci queste dichiarazioni senza farle seguire dai fatti. Tanto che nel Disegno di Legge di riforma del Servizio Civile Nazionale, da lui presentato, questo meccanismo non c’è e non è previsto neanche un contingente minimo da far partire con certezza.
Desta poi maggiore preoccupazione il fatto che si rivolga al Capo dello Stato per chiedere che il servizio civile continui a svolgere i suoi compiti. Il Capo dello Stato non ha questi poteri, ma li ha sia il Presidente del Consiglio che il Ministro dell’Economia che continuando a tagliare i fondi del servizio civile ne stanno mettendo a rischio la sua esistenza futura».


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