Famiglia
Se è lo sport a battere disoccupazione e disagio
Unione sportiva italiana, ministero di Grazia e giustizia e Comunità europea insieme per creare occasioni di lavoro, nel settore sportivo, per giovani ex detenuti
di Redazione
Potrebbe essere lo sport il settore nel quale avviare all?attività lavorativa ex detenuti e giovani a rischio. È questo l?intento dell?Uisp (Unione italiana sport per tutti) del ministero di Grazia e giustizia e del ministero del Lavoro. Il progetto, finanziato dalla Comunità Europea, prevede nel Sud dell?Italia l?occupazione di 103 giovani dei quali 75 sono ex detenuti di età tra i 14 e i 19 anni o provenienti dalle aree a rischio e 28 giovani disoccupati. I due progetti, denominati rispettivamente ?Phoenix? e ?Nuovi Sentieri?, daranno vita nei prossimi due anni a cooperative di servizi per lo sport e il tempo libero nelle quali i giovani disoccupati e gli ex detenuti troveranno impiego.
Il progetto Phoenix coinvolgerà le città di Catanzaro, Lecce, Messina,Palermo e Taranto con la collaborazione degli enti locali. In queste città 75 ragazzi frequenteranno corsi pratici di 600 ore e si occuperanno di manutenzione degli impianti sportivi pubblici e privati con competenze generali e specifiche tecnico operative. Saranno, inoltre, formati animatori che opereranno nel campo dello sport e del tempo libero. A Messina i giovani saranno impegnati nella formazione che consentirà di acquisire competenze tecnico operative riguardanti le piccole imbarcazioni a vela, e rispondendo alle esigenze dell?ente locale provvederanno ai servizi di darsena di porticcioli e villaggi turistici.
Il progetto ?Nuovi Sentieri? sarà realizzato interamente in Basilicata e coinvolgerà 28 giovani disoccupati di Matera e del comune di Accettura. Il corso di 600 ore provvederà a formare guide che opereranno in ambienti naturalistici e in stretta collaborazione con la Protezione Civile, garantendo la vigilanza dei percorsi ambientali, e addetti alla gestione di centri turistici e ambientali che opereranno in ambito sportivo. È il primo passo verso un tentativo occupazionale nel settore dello sport che in Francia ha già coinvolto mille giovani.
(in collaborazione con INDICO 3)
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