Non profit
Fand chiede l’intervento di Berlusconi
Le associazioni aderenti chiedono che i progetti che hanno per oggetto l’assistenza dei disabili gravi, abbiano la precedenza.
di Redazione
Questa la lettera di protesta : «L’Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili (ANMIC), l’Associazione Nazionale Mutilati Invalidi sul Lavoro (ANMIL), l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (ENS), l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UIC), l’Unione Nazionale Mutilati ed Invalidi per Servizio istituzionale (UNMS) e l’Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti (ANGLAT), che da anni lamentano la mancanza di assegnazione adeguata dei giovani del servizio civile volontario per l’assistenza dei propri iscritti;
tenuto conto che la riforma presentata dal Governo con disegno di legge 1995 prevede tempi lunghissimi per la sua attuazione; che le necessità dei disabili non possono attendere ulteriormente CHIEDONO l’intervento del Presidente del Consiglio affinché nella valutazione dei progetti non si tenga conto solo della forma ma prevalentemente del merito e che quindi, nella graduatoria stilata dall’Ufficio Nazionale del Sevizio Civile, i progetti che hanno per oggetto l’assistenza dei disabili gravi, abbiano la precedenza.
In particolare chiedono che il Governo conceda la sede legislativa al disegno di legge 952 che così recita: “In attuazione della legge 6 marzo 2001, n. 64, i progetti di servizio civile volontario, annualmente approvati dall’Ufficio nazionale per il servizio civile, finalizzati all’assistenza dei disabili gravi di cui al comma 3 dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, hanno la precedenza per il loro inserimento nei bandi di selezione sino alla concorrenza del 20 per cento dei posti previsti nei bandi stessi”.
A tale scopo si invita il Presidente del Consiglio dei Ministri ad intervenire affinché il Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato iscriva il disegno di legge 952 all’ordine del giorno.
Le associazioni sopra elencate, facenti parte della FAND, preso atto che i tentativi esperiti con il rappresentante del Governo non sono andati a buon fine, decidono che a partire dal 2 marzo 2010 a tempo indeterminato, una nutrita rappresentanza di disabili stazionerà davanti a Palazzo Chigi per ricordare al Presidente del Consiglio il problema ed ottenere il suo autorevole intervento».
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