Famiglia

La scomparsa di Alberto Sordi

L'attore che più di tutti ha rappresentato vizi e virtù dell'italiano medio, aveva 82 anni. ''Lascio tutto quello che ho realizzato nella mia carriera alla mia fondazione''

di Paolo Manzo

”Lascio tutto quello che ho realizzato nella mia carriera alla mia fondazione”. E’ l’annuncio che fece Alberto Sordi durante nel dicembre del 2001 durante una puntata di ‘Porta a Porta’ a lui dedicata dal titolo ”Storia di un Italiano”. Intorno al grande attore, Pippo Baudo, Giulio Andreotti, Valeria Marini, Cristian De Sica, Massimo Boldi, Ornella Muti, Carlo Conti, Heter Parisi, Vincenzo e Rita Montella, Gloria Satta e Little Tony- Tutti in piedi per il suo arrivo di Sordi in studio. ”La prima standig ovation nella storia della trasmissione di Bruno Vespa. ‘Incontri proibiti’ del 1998 con Valeria Marini fu il primo film che l’attore commento’: ”Ho interpretato una miriade di personaggi -disse- delle estrazioni sociali e dei ceti piu’ disparati ma dovevo ancora impersonare un anziano e cosi’ ho esplorato anche la vecchiaia”. Sordi poi racconto’ dei suoi esordi a Milano, di quando un’insegnante di recitazione gli disse che non sarebbe mai diventato un bravo attore. E per la prima volta confesso’ di rimpiangere ”di non avere mai ricevuto un Oscar. Ma avrebbero dovuto candidarmi dall’Italia…”. Christian De Sica ricordo’ che suo padre, Vittorio, produsse il primo film di Sordi, ‘Mamma mia che impressione’, ispirato a un programmma radiofonico del 1947: ‘Vi parla Alberto Sordi’. L’attore interpretava una seria di personaggi fra cui Mario Pio. ”Ma ho commesso un errore con Vittorio -disse Sordi, l’interprete di ‘La Grande guerra’- quel personaggio era dialogico, quel modo aggredire la gente doveva essere piu’ cinematografico, cioe’ piu’ rallentato”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.