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Bocciata ogni mediazione su idratazione e alimentazione

Ieri la Commissione ha bocciato gli emendamenti Turco e Mazzarella

di Redazione

La Commissione Affari sociali della Camera ha bocciato ieri i due emendamenti presentati dall’opposizione (Turco e Mazzarella, questo secondo però forte di un consenso trasversale, in primis con Fabio Granata, il senatore ariete di Fini). Entrambi gli emendamenti tentavano un bilanciamento tra volontà del paziente e tutela della vita, mettendo al centro il rapporto di fiducia tra paziente, medico e famiglia.

«Se il paziente può confidare che la propria volontà, da accertarsi in concreto con le dovute cautele e garanzie, verrà accolta e rispettata, l’elemento fiduciario alla base dell’alleanza terapeutica ne verrà rinsaldato. Inoltre, proprio la possibilità di richiedere l’interruzione di trattamenti può favorire l’adesione del paziente all’avvio degli stessi che prevedono la dipendenza da macchinari e sono surrogatori di funzioni vitali; trattamenti che potrebbero essere a priori rifiutati proprio per il timore di una perdita definitiva della propria possibilità di autodeterminazione», ha detto Livia Turco.

Il deputato filosofo Eugenio Mazzarella (Pd), nel presentare il suo emendamento – centrato sulla possibilità di rinunciare ad alimentazione e idratazione, ma non se da queste vi può essere un reale beneficio per il paziente, ha spiegato che «si dovrebbe riservare al dialogo tra medico, fiduciario e/o familiari una meditata possibilità di sospensione di queste volontà, in relazione, ad esempio, al rifiuto di alimentazione e idratazione artificiali, se da questa sospensione si può attendere (e fin quando si può attendere) un reale beneficio terapeutico. Insomma, si tratta di far vivere al letto del paziente inconsapevole una mediazione umanamente sostenibile tra il rispetto della sua autodeterminazione e l’alleanza terapeutica in cui, anche se inconsapevole, resta coinvolto con il medico che lo ha in cura».

L’impostazione dei due emendamenti, che includevano la possibilità di valutare inserire alimentazione e idratazione fra i trattamenti a cui si può rinunciare, ma con una valutazione concreta caso per caso all’interno del rapporto fiduciario tra medico e paziente, è stata condivisa anche da Benedetto DELLA VEDOVA (PdL) e Paola BINETTI (UdC).

Leggi qui nel dettaglio la posizione espressa dall’emendamento Mazzarella.


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