Prima di essere arrestato per reati contro il patrimonio un cittadino italiano di origini rom aveva intentato, e vinto, una causa per infortunio contro l’Ater. Ora, però, non può riscuotere il risarcimento di oltre 400mila euro accordato dal giudice perché nessuna banca ha permesso l’apertura del conto corrente dove far accreditare i fondi giudicandolo “cliente indesiderato”. Lo segnala il Garante dei diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni secondo cui questa è una vicenda kafkiana: «Prima di finire in carcere si era rivolto alla giustizia per un abuso evidentemente subìto. La sentenza in suo favore è rimasta sulla carta perché il sistema creditizio ha deciso che quest’uomo è un cittadino diverso dagli altri». A Corrado Faissola (nella foto), presidente dell’Abi, l’onere della risposta.
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