Formazione

È Carola la nuova erede di Serena. Zia permettendo

di Pasquale Coccia

L’anno scorso durante gli scrutini del primo quadrimestre, quando gli insegnanti della terza F elogiavano Serena, «raro caso di intelligenza e bellezza» destinata al massimo dei voti, come gli esami di maturità confermarono cinque mesi dopo, mi chiesi chi potesse essere la sua erede. In questa rubrica indicai un nome: Silvia. L’imprudenza mi costò di lì a qualche settimana un interrogatorio di primo grado da parte di Serena. La zia prediletta di Serena, presidente di un’associazione di volontariato impegnata sul fronte del disagio giovanile, ha letto il nome della nipote nel titolo della rubrica, e non ha perso un istante ad avvisarla. Serena ha voluto sapere chi era “questa Silvia”, e quando ho ceduto alle sue pressioni è bastata un’occhiata perché dicesse con tono sprezzante che la poveretta, vittima ignara, non fosse affatto degna di essere la sua erede.
Qualche giorno fa Serena mi ha scritto un sms dai banchi dell’università, dove assisteva ad una noiosa lezione di giurisprudenza. Mi chiedeva se c’era una nuova erede. L’ho individuata ed è Carola, ragazza di quarta ginnasio, sempre sorridente, piena di energie e soprattutto prodiga di aiuti verso i compagni. Lei che gioca a pallavolo divinamente, durante l’ultima lezione di ginnastica ha applaudito e incoraggiato Emanuele, ritenuto dai compagni “il più imbranato”, dandogli una buona dose di fiducia. Carola è l’anima vivace, curiosa, allegra e altruista della classe, un esempio per tutti. Ha sempre parole di incoraggiamento, nessuna osa contraddirla perché in classe è la più brava, anche nell’ora di ginnastica.
Durante l’ultimo collegio docenti, mentre il preside ci intratteneva sulle prossime e noiose incombenze burocratiche della scuola, fissandoci improrogabili scadenze, ho mandato un sms a Serena: le ho scritto che per i prossimi cinque anni la sua erede designata è Carola della quarta ginnasio sezione F. Zia permettendo.


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