Volontariato

Coldiretti propone l’etichetta per il made in Italy

"Ancora troppi gli inganni per i consumatori e i danni per gli imprenditori": si raccolgono le firme per una legge di iniziativa popolare

di Stefano Arduini

Coldiretti ha avviato una campagna di sottoscrizione pubblica su tutto il territorio nazionale per una proposta di legge di iniziativa popolare sull’etichettatura chiara e trasparente degli alimenti con l’obiettivo di rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine dei prodotti agricoli utilizzati. L’iniziativa di mobilitazione lanciata dal presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni, al Consiglio Nazionale dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, punta ad ”impedire lo sfruttamento dell’immagine delle zone tradizionali di coltivazione o allevamento per alimenti a base di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza da quanto indicato nelle confezioni, con inganno per i consumatori e danni agli imprenditori agricoli nazionali”. Nonostante i risultati ottenuti con il riconoscimento comunitario di oltre 80 prodotti a denominazione di origine garantita (Dop), sono ancora troppe le trappole che i consumatori devono affrontare nel momento di fare la spesa. In Italia, rivela la Coldiretti, un busta di latte confezionata su tre contiene latte proveniente dall’estero; 160 milioni di litri di olio di oliva vengono importati ogni anno per essere miscelati con quello italiano, 800.000 tonnellate di grano duro arrivano nel nostro Paese per produrre pasta ”Made in Italy” e 82.000 tonnellate di concentrato di pomodoro dalla Cina servono per produrre salse ”italiane”.


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