Non profit
Dal CNB documento sulle neuroscienze
Brain imaging, interfaccia cervello-computer, roboetica... Luca Marini: «la bioetica non è solo il fine vita»
di Redazione
Il prof. Luca Marini, vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB), annuncia la conclusione dei lavori del gruppo ad hoc dello stesso CNB sulle neuroscienze e l’invio del relativo documento al Presidente del CNB, prof. Francesco Casavola, in vista della sua discussione da parte dell’Assemblea plenaria del Comitato.
“Il documento sull’etica delle neuroscienze” dichiara Marini, “tocca temi di grande attualità e rilevanza nel dibattito bioetico: in particolare, ci siamo occupati dell’impatto che le tecniche di brain imaging producono su fenomeni e processi ritenuti fino a poco tempo fa dominio della sola introspezione, come il libero arbitrio, e delle conseguenze da ciò derivanti in diversi contesti, come quello della responsabilità penale. Ma ci siamo occupati anche di human enhancement, di interfaccia cervello-computer, di roboetica e di post-umano. E’ stato un lavoro impegnativo e lungo, durato tre anni, che ha visto l’attiva partecipazione di diversi esperti di livello nazionale: sebbene il documento sia essenzialmente divulgativo, perché rivolto al pubblico non specialistico, abbiamo voluto raccogliere, mediante audizioni di esperti, le indicazioni provenienti dalla comunità scientifica”.
“Mi auguro”, prosegue Marini, “che il lavoro svolto in questi anni costituisca la base per successivi approfondimenti da parte del CNB e che i risultati di questo lavoro siano apprezzati dagli studiosi e dal pubblico, anche all’estero, dove il documento ‘gemello’ sulle nanotecnologie del 2006 è ancora citato quale primato della riflessione bioetica condotta in Italia”. “Spero anche”, conclude Marini riferendosi alle esternazione di questi giorni sul caso Englaro, “che l’approvazione del documento sull’etica delle neuroscienze confermerà la capacità del CNB di guardare oltre i temi di inizio e fine vita, a cui alcuni vorrebbero ridurre il dibattito bioetico in Italia”.
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