Politica

Il Pd a Frattini: che fine ha fatto l’accordo per gli scambi scolastici?

Interrogazione di quattro senatrici Pd su adozioni e accordi qaudro per gli scambi scolastici

di Sara De Carli

Quattro senatrici Pd (Anna SERAFINI, Silvana AMATI, Maria ANTEZZA, Fiorenza BASSOLI, Franca DONAGGIO) hanno depositato ieri una interrogazione parlamentare a risposta scritta per il ministro degli esteri Franco Frattini, chiedendo conto della «inattesa mancata firma di un Accordo di cooperazione in campo culturale e formativo complessivo – già  predisposto – che era una cornice necessaria per definire scambi scolastici, permessi bilaterali di studio all’estero, permessi di studio per minorenni e maggiorenni, reciprocità dei titoli di studio (come evidenziato anche dalla Federazione delle associazioni di volontariato per la Bielorussia – AVIB)» durante il recente e positivo viaggio di Berlusconi a Minsk. Accordo che invece la Francia ha già sottoscritto.

La mancata firma del suddetto accordo, scrivono le parlamentari «rischia di rendere più complessa e incerta la conclusione di intese operative riguardanti ragazzi, sia minorenni che maggiorenni, bielorussi e italiani, interessati a percorsi scolastici e universitari di interscambio tra i due Paesi».

L’interrogazione chiede a Frattini:

– quali iniziative il Ministro intenda adottare per accelerare la procedura per la firma del predetto Accordo culturale;

– in che modo il Ministro medesimo intenda garantire la possibilità di concludere, in futuro, intese operative inerenti i percorsi scolastici di interscambio tra  ragazzi bielorussi e italiani;

– quali provvedimenti lo stesso Ministro intenda attuare per  raggiungere al più presto la positiva soluzione per le procedure di adozione internazionale avviate;

– quali siano le misure con cui il Ministro intenda favorire programmi di sostegno a distanza, in particolare inerenti al miglioramento della qualità della vita (sanitaria, sociale, educativa) dei bambini e dei giovani bielorussi in patria;

– se il Ministro abbia intenzione di stanziare fondi volti all’ aumento dell’incisività della cooperazione italiana, attualmente svolta in modo cospicuo e diffuso solo con fondi e contributi delle associazioni di volontariato,

– se il Ministro intenda effettuare interventi, nel Paese di  origine, con una prospettiva di reciprocità, di crescita e sviluppo effettivi della popolazione, a partire dai più piccoli, con forme strutturali e meno episodiche di cooperazione.

Soddisfazione grande da parte di Avib, che scrive: «l’interpellanza rende possibile la ripresa di un dibattito pubblico sui rapporti di amicizia con la Bielorussia, ed esprime un’opinione quanto mai lusinghiera sull’opera delle associazioni per la Bielorussia. Fa quindi solo bene al nostro volontariato italiano, dopo anche gli “inopportuni” interventi del sottosegretario Giovanardi a nostro discredito, e rende più chiara e trasparente l’azione di amicizia tra i due paesi, in cui tutti (istituzioni e volontariato) siamo impegnati. Aspettiamo ora fiduciosi la risposta del ministro degli Esteri».


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