Non profit

Quando è McDonald’s a copiare Mac Bun

di Redazione

Ve la ricordate la vicenda di Mac Bun (in piemontese solo buono!), l’agrihamburgeria di Rivoli che ricevette una diffida da McDonald’s? I ragazzi della Cascina Scaglia dovettero capitolare, cambiando il nome in M** Bun; ma nell’aria c’era dell’altro visto che in queste settimane è uscita la pubblicità di McItaly che propone un hamburger col panino quadrato esattamente come hanno pensato di fare i ragazzi di Rivoli.
E adesso che si fa? La multinazionale ritira il formato del pane perché ha copiato un piccolo negozio? Ma neanche per sogno! In ogni caso la scelta di McDonald’s di fare i conti con la ricchezza dei prodotti di casa nostra è apprezzabile. Il ministro Zaia ha dato il patrocinio all’iniziativa e la cosa non è certo passata inosservata tanto che sul web sono piovute critiche. Una di queste diceva che è come bere del Barolo dentro a un bicchiere di plastica. Ma il vino ancora non è stato sdoganato da Mcdò, mentre i prodotti di casa nostra sì. Che dire? Se accettiamo di uscire dall’ideologia e dal pregiudizio, questa operazione ha in sé un elemento positivo, almeno dal punto di vista della comunicazione dove sembra un valore annunciare che la carne è al 100% italiana (e prima da dove proveniva?). Io non credo che ci si debba stracciare più di tanto le vesti: intanto ha vinto in qualche modo l’Italia dei prodotti, mentre chi opera nel medesimo terreno del negozio di hamburger e patatine avrà più di un motivo per un confronto e una distinzione. Non cambia nulla, anzi forse si è portati a migliorarsi tutti. A tale proposito ricordo quando una multinazionale decise di produrre culatello, ovviamente in un’azienda in zona: lo assaggiai e non era niente male, ma il culatello dei fratelli Spigaroli con la selezione delle razze autoctone alimentate ancora con le ghiande era un altro pianeta. C’è gloria per tutti insomma, basta che si rispetti la ricchezza della produzione agricola e che non si perdano le staffe se le idee vengono a tre fratelli contadini e allevatori di Rivoli, proprio mentre il gigante sta ruminando un suo progetto.

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