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Il 53% degli italiani non lo vuole nella sua regione
Solo il 37% sarebbe favorevole
di Redazione
Il 53% degli italiani si dichiara contrario all’eventuale costruzione di una centrale nucleare nella propria regione. Solo il 37% dei cittadini sarebbe favorevole all’istallazione di un sito nella propria regione; un intervistato su dieci non esprime un’opinione in merito. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, diffusa nel giorno in cui il Governo ha approvato il decreto legislativo che disciplina i criteri per la localizzazione dei nuovi impianti. I dati dell’indagine sono stati rilevati dal 4 al 10 febbraio nell’ambito del Monitor continuativo sull’opinione pubblica italiana, diretto da Pietro Vento e realizzato dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demo’polis su un campione di 1.002 intervistati rappresentativo dell’universo dei cittadini italiani con piu’ di 15 anni. Mentre il Nord del Paese si mostra piu’ favorevole rispetto alla scelta di un ritorno al nucleare per ridurre i costi dell’energia, lo scetticismo cresce al Centro, al Sud e nelle Isole.La Sicilia, con una percentuale del 70%, si rivela la regione con il maggior tasso di contrarieta’ dei cittadini all’eventuale istallazione di una centrale nucleare nel proprio territorio. L’opinione pubblica appare divisa, anche all’interno delle singole regioni, da Nord a Sud. L’opposizione al nucleare si innalza al 55% tra le donne ed oltre il 60% tra le nuove generazioni, nella fascia d’eta’ compresa tra i 16 e i 34 anni. Il dato generale di contrarieta’ si accentua nell’ipotesi di una eventuale costruzione di un sito nell’area di residenza degli intervistati. Meno di un italiano su tre (31%), secondo l’indagine dell’Istituto Demopolis, accetterebbe che venisse costruita una centrale nucleare nella provincia in cui vive
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