Volontariato

Papa a Blair: eviti al mondo nuove divisioni

E l'Osservatore Romano in prima pagina: ''La pace e' l'unica alternativa possibile''

di Paolo Manzo

E’ durato mezz’ora il colloquio privato tra il Papa e il primo ministro inglese Tony Blair. Giovanni Paolo II, si legge in una dichiarazione del direttore della sala Stampa Vaticana Joaquin Navarro-Valls, ”ha auspicato che, nella soluzione della grave situazione in Iraq, si faccia ogni sforzo per evitare al mondo nuove divisioni”. Durante la conversazione si e’ parlato della ”complessa” congiuntura internazionale ”con particolare riguardo al Medio Oriente”.

Blair ha poi incontrato il cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato vaticano, che lo ha ricevuto insieme con monsignor Jean-Louis Tauran, Segretario per i Rapporti con gli Stati. Durante i colloqui, spiega Navarro, ”si e’ ribadita la necessita’ che tutte le parti interessate nella crisi irachena possano collaborare con l’Onu e sappiano adoperare le risorse offerte dal diritto internazionale, per scongiurare la tragedia di una guerra che da piu’ parti si reputa ancora evitabile”. Una ”speciale considerazione”, aggiunge il direttore della Sala stampa vaticana, e’ stata data ”alla situazione umanitaria del popolo iracheno, gia’ tanto duramente provato da lunghi anni di embargo”. Nel corso degli incontri, si legge ancora nella dichiarazione di Navarro, vi e’ stato anche uno scambio di opinioni sul futuro Trattato Costituzionale dell’Europa. ”Da parte della Santa Sede, si e’ espresso il voto per un riconoscimento esplicito delle chiese e comunita’ di credenti, nonche’ per un impegno della Ue a mantenere con esse un dialogo strutturato”. Dopo il colloquio con Blair, Giovanni Paolo II ha anche ricevuto la famiglia del primo ministro inglese: la moglie Cherie, cattolica, e tre dei loro quattro figli.

Alla pace non c’e’ alternativa. L’Osservatore Romano pubblica un commento in prima pagina sull’evolversi della crisi internazionale, nel quale ribadisce la posizione ferma della Santa Sede. ”La pace e’ l’unica alternativa possibile”, e’ il titolo. ”In queste ore che sembrano farsi sempre piu’ decisive -si legge nel testo- riteniamo doveroso ribadire il nostro profondo convincimento: alla pace non c’e’ alternativa. La diplomazia internazionale non puo’ accettare che si precipiti verso una guerra senza tentare ogni strada per evitare il conflitto. Ogni piu’ piccola possibilita’ va sfruttata al meglio, perche’ da uno spiraglio si possa aprire una via alla speranza di pace”.

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