Non profit

“Io, da Cittadinanzattiva all’Abi”

Giustino Trincia dopo 22 anni nei consumatori passa all'associazione delle banche

di Daniele Biella

Giustino Trincia, 52 anni, laureato in analisi politiche pubbliche all’università di Macerata, è stato uno dei fondatori, nel 1978, del Movimento federativo democratico, divenuto poi nel 2000 Cittadinanzattiva. Dopo un’esperienza ultraventennale tra le file di una delle più improtanti associazioni di tutela dei consumatori, il primo febbraio 2010 ha fatto il ‘gran salto’: è passato a dirigere l’Ufficio rapporti con le organizzazioni dei consumatori dell’Abi, Associazione bancaria italiana. Vita.it gli ha chiesto il perché.

Con quali motivazioni è passato da Cittadinanzattiva ad Abi?

È una scelta legata a due dati molto evidenti degli ultimi anni della politica dell’Abi: da un lato aver investito con convinzione nella Csr, dall’altro aver dimostrato una grande apertura verso gli stakeholders, aprendo un tavolo di dialogo permanente con le associazioni dei consumatori e degli utenti. Questi due elementi si incontrano molto con il mio percorso professionale e con il tipo di approccio alle tematiche dei consumatori che ho maturato in questi anni. Da qui derivano le forti motivazioni che mi fanno cogliere come un motivo di coerenza e sviluppo questo passaggio professionale.

Che impegno sarà quello in Abi?

Prendo il posto di Donata Monti (ex presidente dell’Adiconsum, ndr), in una struttura che in Abi esiste da anni e che è stata diretta da una persona che ha svolto un lavoro importante. È quindi un segnale di continuità rispetto a questa apertura nei confronti dell’insieme delle organizzazioni di tutela dei consumatori e degli utenti. Assumo questo ruolo come una grossa opportunità di cogliere i processi di carattere economico con una visione più ampia, anche dal punto di vista delle imprese. È un forte elemento di stimolo personale, che mi permette di avere una visione più a 360, senza perdere ma anzi arricchendo il know how maturato nelle precedenti esperienze.

Che ruoli lascia?

In Cittadinanzattiva ero responsabile delle politiche dei consumatori, nell’ultimo anno anche a livello europeo. Ho lasciato anche l’incarico di segretario generale di Consumers forum, associazione di secondo grado promossa da dieci anni che ha come matrice fondamentale essere una sede di confronto e riflessione, soprattutto sul tema del consumo responsabile e dell’approccio europeo, tra le principali associazioni di consumatori italiane e un numero ormai rilevante e qualificato di imprese italiane.

Quanto peserà nella sua nuova posizione la sua esperienza nelle associazioni di consumatori?

Il fatto che ci sia una persona in Abi che abbia un’esperienza più diretta e portatore di know how sul mondo del movimento consumeristico può rafforzare il dialogo, all’insegna di affrontare i problemi insieme per cercare di facilitarne la soluzione. Attenzione: non per fermarsi alla mera elencazione dei problemi, ma per costruire soluzioni a quei problemi, nel rispetto del ruolo di ognuno.

Come ha colto il suo ormai ‘ex’ ambiente questa decisione?

Molto bene, ho avuto modo di dialogare con il mio ambiente in senso stretto, e anche con colleghi di altre associazioni di consumatori e utenti e devo dire che ho riscontrato un grande attestato di fiducia e stima. Ora spero di onorarlo.

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